Cultura

Mauvais livres, una nuova casa editrice per libri «cattivi»

Mauvais livres, una nuova casa editrice per libri «cattivi»

Fra le pagine Un'intervista con Andrea Montanino e Gianluca Basili, ex librai ora impegnati nella nuova impresa

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 10 novembre 2020

È nata a Roma una nuova casa editrice, Mauvais livres. La collana di saggistica che inaugura quest’impresa tutt’altro che banale sarà diretta da Valerio Magrelli. Andrea Montanino e Gianluca Basili sono due trentenni romani, ex librai dell’usato («Libreria Equi libri», quartiere San Lorenzo). «Stiamo ancora svuotando i magazzini – dice Montanino – La casa editrice sarà a Roma, anche se gli autori con cui iniziamo sono pisani d’elezione, vivono e insegnano lì da molto tempo: Andrea Prosperi e Chiara Frugoni».

Partiamo dal nome, evocativo ma anche impegnativo…
È il risultato di «pessime letture». Attraverso i saggi di Roger Chartier e Robert Darnton (entrambi studiosi della storia della Francia, Chartier fu insigne storico del libro e dell’editoria; di Darnton ebbe una certa eco in Italia Libri proibiti. Pornografia, satira e utopia all’origine della rivoluzione francese, edito da Mondadori nel 1997, ndr) siamo arrivati alla storia dei libri proibiti dalla censura nella Francia del Settecento. Nasciamo come librai, e ci ha sempre colpito la storia dei venditori di libri mauvais, commercianti di volumi proibiti, libri che sono stati l’ossatura ideale della rivoluzione francese: la suggestione è stata forte, anche per il tipo di libri che abbiamo in mente di pubblicare. C’è pure un’impronta di sano realismo nel nome: tutti quei librai di contrabbando finivano in galera o morti in un burrone. Ci è sembrato il modo giusto di iniziare.

In effetti non sembra il momento più propizio. Quali sono i vostri modelli editoriali di riferimento?
Per noi è una scelta di povertà, un nostro amico che fa il giocoliere ai semafori guadagna molto più di noi (ride). Scherzi a parte, sono un appassionato lettore dei resoconti dei «Mercoledì» einaudiani, dai quali ho imparato moltissimo. Più in piccolo, c’era fino a qualche anno fa un editore milanese, Rovello, che faceva libri bellissimi. Nella scelta della carta, del formato, dei caratteri bodoniani, ci siamo ispirati a quel tipo di edizioni. Credo che siamo andati oltre, immaginando una composizione tipografica tutta nostra grazie all’aiuto del grafico Leonardo Magrelli: abbiamo spostato la parte grafica della copertina sulla fascetta editoriale. Tra venti o trent’anni il collezionista che volesse avere ancora il libro completo dovrebbe aver conservato la maledetta fascetta, che in genere è la prima cosa che si butta via.

Un poeta e studioso come Valerio Magrelli farà parte del vostro progetto editoriale. Come nasce questo legame?
Da un incontro fortunato. Stavamo svuotando una biblioteca privata, e chiacchierando con la proprietaria parlammo della nostra idea di una nuova casa editrice. Facemmo il nome di Magrelli come autore che idealmente ci sarebbe piaciuto pubblicare, e questa signora, professoressa di letteratura francese a Pisa, ci disse che era un suo caro amico e che ci avrebbe messo in contatto con lui. Così è stato, e per fortuna lui si è lasciato convincere.

Veniamo ai vostri libri…
Partiamo con una collana diretta da Magrelli che abbiamo chiamato «Sassifraga», il nome di un piccolo fiore che abbiamo preso da un verso di William Carlos Williams. Sassifraga è il mio fiore che spacca/le pietre: un fiorellino molto semplice in grado di resistere in condizioni avverse, tanto da riuscire a crescere anche tra le rocce. Guidati dalle competenze, vogliamo ispirarci ai Saggi Einaudi, collana dove si poteva trovare di tutto, anche cose che saggi non erano. Fra i primi titoli c’è Un presepio con molte sorprese: San Francesco e il Natale di Greccio di Chiara Frugoni, una contro-guida ai luoghi del cristianesimo di cui lei è una delle massime conoscitrici al mondo, e Il lato sinistro di Andrea Prosperi: una raccolta di saggi sparsi con l’aggiunta di inediti. Un libro singolare, che mettendo in fila le piccole «indagini» storiche e sociali dell’autore compone anche un diario intimo. Poi prevediamo dei «fuori collana»: il primo titolo sarà un libro scritto a quattro mani da Magrelli e da un enologo, un viaggio in Italia sulle vie dei nostri vini.

«Mauvais Livres» sarà un editore di libri cartacei e digitali?
Assolutamente sì, i nostri volumi avranno una distribuzione in libreria e saranno disponibili anche sul sito, mauvaislivres.com, dove si possono ordinare cartacei oppure in ebook.

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