Quel che distingue, nell’immaginario popolare, la vita dell’eroe da tutte le altre vite, è la sua capacità di dare all’istante il valore dell’assoluto; ovvero, di rimanere all’interno del momento in cui tutto può accadere, poiché tutto è sospeso tra passato e futuro, senza che né l’uno né l’altro, almeno in quel frangente, contino nulla. Questa sospensione dalla vita interiore rende possibile l’azione straordinaria che ci appare fuori dalla portata dei più. L’ultimo libro di Maurizio Ferraris – Imparare a vivere (Laterza, pp. 152, € 15,00) è  anti-eroico, almeno nel suo proporci un viaggio, profondamente intessuto di cultura e di pensiero,...