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Mauricio Macri: «Torniamo al vertice di Davos»

Mauricio Macri: «Torniamo al vertice di Davos»Argentina, il presidente Mauricio Macri

Argentina Nuovo passo a destra del presidente-imprenditore

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 7 gennaio 2016

Dopo 12 anni di assenza, l’Argentina torna a partecipare al vertice economico di Davos, che si svolgerà in Svizzera dal 20 al 23 gennaio. Lo ha comunicato il neoliberista presidente argentino Mauricio Macri, che sposta così un po’ più a destra il quadro delle relazioni internazionali imposto dai precedenti governi kirchneristi.

Né Nestor Kirchner (presidente dal 2003 al 2007) né la moglie Cristina (2007-2015) si sono mai recati a Davos, unendo la propria voce a quella dei movimenti che regolarmente contestano il summit. Lo schiacciasassi Macri, che sta demolendo le conquiste sociali precedenti a colpi di decreto, intende invece riposizionare il paese nella linea di Washington e del Fondo monetario internazionale, seguita dai governi che hanno portato al default l’Argentina.

Per contro, non ha ancora fatto sapere se intende o meno recarsi in Ecuador dove, il 27 gennaio, si svolverà il vertice della Celac, la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici, che non comprende Usa e Canada. Un organismo al quale partecipano altri governi di destra, come quello di Manuel Santos in Colombia o di Enrique Peña Nieto in Messico in un intento di «unità nella diversità». Intanto, pare certo un viaggio di Obama a Buenos Aires: nel segno dell’Accordo Transpacifico (Tpp).

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