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Galan: «Renzi poteva avere più coraggio, ma voterò sulle unioni civili con il Pd»

Galan: «Renzi poteva avere più coraggio, ma voterò sulle unioni civili con il Pd»Giancarlo Galan

Unioni civili Galan (Fi): «In parlamento c'è la maggioranza per approvarla»

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 5 gennaio 2014

La proposta di Matteo Renzi sulle unione civili – che prevede parità di diritti tra coppie omo e eterosessuali escludendo matrimonio e adozioni – la giudica «poco coraggiosa». «Si poteva fare di più, comunque è meglio di niente», afferma. E in ogni caso è pronto a votarla, convinto che la maggioranza del parlamento farà come lui. «Temi come i diritti civili appartengono alla coscienza individuale, non ai partiti», dice. C’è da credergli. Ignorando le perplessità sollevate nel suo partito, alcuni mesi fa Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia, ex ministro ed ex governatore del Veneto, ha presentato un disegno di legge sulle unioni civili in cui, pur senza nominarlo mai, di fatto prevede il martrimonio tra persone dello stesso sesso. Chiaro quindi che si aspettasse qualcosa in più dal segretario del Pd.

Galan come giudica la proposta di Renzi sulle unioni civili?

Culturalmente arretrata ma comunque sempre meglio di niente, meglio della totale arretratezza che c’è nella legislazione italiana

Perché arretrata?

Renzi regola anche le unioni di fatto tra uomo e donna, che hanno già un sistema molto buono per regolare il loro rapporto affettivo, la loro felicità, il loro rapporto di coppia. Si chiama matrimonio. Sono gli omosessuali che non hanno niente e allora perché dare a chi non ha nulla una formula diminutiva, un diritto condizionato, un trattarli come minus quam eterosessuali.

Perché lei invece è favorevole ai matrimoni gay?

Nella mia proposta di legge non ho deliberatamente usato la parola matrimonio per non renderla impraticabile, perché sappiamo com’è l’Italia. Però la sostanza è quella. Vede non si può essere liberali a seconda delle convenienza, liberali si ma… Ma niente.

Lei sarebbe d’accordo anche per le adozioni alle coppie omosessuali?

Non siamo ipocriti. Se si riconoscono gli stessi diritti si riconosce allora anche la possibilità di adottare un bambino. Però io non privilegio affatto il diritto della coppia, ma quello del bambino. E contrariamente a quelli che parlano senza aver visto niente, sono stato negli orfanotrofi in Venezuela, in Uruguay, in Ucraina, in Russia e ho visto decine di centinaia di bambine e bambini che non hanno neppure la speranza di ricevere una carezza nella loro vita. E allora non crede che per loro sia meglio ricevere due carezze da due papà?

Va bene ma lei lo voterebbe un disegno di legge sulle unioni civili presentato da Renzi?

Sì, obtorto collo ma lo voterei e a Renzi direi che io avrei fatto di meglio. Poteva avere più coraggio.

E in Forza Italia quanti lo voterebbero?

Abbastanza. Della Forza Italia di adesso abbastanza, della Forza Italia che ho contribuito a fondare nel ’94 la stragrande maggioranza. Invece in questa Forza Italia annacquata nel Pdl una significativa minoranza.

E in parlamento secondo lei quali altre forze si schiererebbero a favore?

Anche qui, non facciamo gli ipocriti. La maggioranza c’è ed è evidentissima.

Il Pd come lo vede, tutto convinto?

No non tutto. Non tutto perché i retaggi vetero comunisti ci sono ancora. Ma non mi scandalizzo è giusto che sia così. Sono retaggi della chiesa comunista, che era una chiesa ben strutturata, anche se non come l’altra. Sconfiggerli tutti mica è semplice.

Cambiamo argomento. E’ favorevole anche alla modifica della Bossi-Fini sull’immigrazione?

Sì, anche se prima dovrei leggere e studiare le modifiche. Ma mi sembra chiaro che la Bossi-Fini non abbia funzionato.

Pensa che il governo rischi sui temi etici?

No, perché sarebbe sbagliato se un governo, qualsiasi governo, rischiasse su questo. Perché da buon laico ritengo che siano questioni che attengono alla coscienza individuale. Questo governo rischia per l’assoluta inefficienza che sta dimostrando in campo economico e sociale.

E invece Alfano?

Alfano dovrebbe chiedersi se quello che sta facendo corrisponde alla volontà degli elettori che lo hanno mandato in parlamento.

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