Matteo Marchesini, vera esperienza  o solo contingenza?
Gio Ponti, «Sedia superleggera», 1951, M. Singer & Sons, New York, MoMa
Alias Domenica

Matteo Marchesini, vera esperienza o solo contingenza?

A proposito della raccolta di Matteo Marchesini «Da Pascoli a Busi», da Quodlibet Le recensioni di Marchesini sembrano scritte «contro» i critici: ma una lettura conoscitiva dei libri e dei testi va ben al di là della autorappresentazione...
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 novembre 2014
Non accade spesso che un libro induca a riflettere sullo statuto della critica letteraria senza ricorrere alla soluzione più facile: denunciarne ancora una volta il presunto esaurimento, con aristocratica malinconia. Il volume di Matteo Marchesini Da Pascoli a Busi Letterati e letteratura in Italia (Quodlibet, pp. 535, euro 28,00) sfonda quest’impasse, anche se lo fa suscitando un disaccordo radicale non tanto sui singoli giudizi, quanto sull’idea stessa di lavoro critico. Che tipo di critico è o vorrebbe essere Marchesini? Da Pascoli a Busi, in cui sono raccolti più di cinquanta interventi scritti «lungo l’ultimo decennio» per convegni, riviste e soprattutto...
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