Mattarella: «L’odio è concreto se Segre è messa sotto scorta»
Il caso La solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Liliana Segre: «L’odio è concreto se è messa sotto scorta». La senatrice: «La commissione è contro l’odio». In serata l’incontro con Salvini. Dall'Emilia Romagna alla Basilicata mozioni a sostegno della battaglia della senatrice. Reggio Calabria e altri comuni pensano alla cittadinanza onoraria, ancora polemiche a Pescara. A Milano un presidio di solidarietà
Il caso La solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Liliana Segre: «L’odio è concreto se è messa sotto scorta». La senatrice: «La commissione è contro l’odio». In serata l’incontro con Salvini. Dall'Emilia Romagna alla Basilicata mozioni a sostegno della battaglia della senatrice. Reggio Calabria e altri comuni pensano alla cittadinanza onoraria, ancora polemiche a Pescara. A Milano un presidio di solidarietà
«Ho molta simpatia per i carabinieri e le persone che ho conosciuto mi sono estremamente gradite. Essendo una vecchietta pensavo di essere di nessuno interesse, quindi non mi aspettavo di essere messa sotto scorta. Di certo non sono stata io a chiederla. Quando sentivo di personaggi che l’avevano li ho sempre visti come importantissimi e che bisognava quindi preservarli» ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, parlando a Rainews24. Sulla commissione contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo votata al Senato nonostante l’astensione delle destre, Segre ha aggiunto: «Vedremo quale sarà il mio ruolo. Io non ho voluto la commissione contro l’antisemitismo, come qualcuno ha scritto, ma contro l’odio e come tale vorrei fosse, vista, sentita e programmata. C’è un’atmosfera di odio, che io ho vissuto nei fatti oltre che nelle parole. Odio è una parola orribile e combatterlo mi sembrava una cosa che avrebbe dovuto avere l’applauso, tra virgolette, generale. Mi aspettavo – ha concluso – che sarebbe stata accettata da tutti anzi che ci sarebbe stata, questo era un ottimismo dei tempi passati, una specie di gara su cosa fare contro l’odio».
IL PRESIDENTE della Repubblica Sergio Mattarella ha rinnovato il suo sostegno alla senatrice a vita, parlando del caso di una bambina discriminata su un autobus ad Alessandria per il colore della pelle. «Se qualcuno arriva questo a una bimbetta – ha detto parlando all’università Campus Bio-Medico di Roma – O se a una signora anziana come Liliana Segre, che non ha mai fatto male alcuno, ma che il male lo ha subito da bambina in forma crudele, è necessario assicurare una scorta, vuol dire che questi interrogativi non sono né astratti, né retorici. Ma sono concreti».
ATTACCATO per una battuta minimizzatrice sul caso della scorta a Segre, ieri Matteo Salvini è tornato a precisare che è «surreale però che ci siano minacce di morte di serie A e B, quasi che scrivere su un muro “Salvini crepa” fosse un passatempo da democratici di sinistra – ha osservato – Questo è veramente volgare come ragionamento. Io non minimizzo niente. Lo ribadisco: essere antisemiti nel 2019 è da ricovero, perché è da malati di mente». Dopo avere minimizzato ancora una volta, semplicemente creando una similitudine tra fatti incommensurabili, ha rinnovato il suo «sostegno» alla senatrice. Nel pomeriggio di ieri Salvini ha incontrato la senatrice a Milano portando la figlia.
IL MINISTRO degli esteri Luigi Di Maio ha attaccato le destre astenute sulla commissione Segre: «Non abbiamo solo un problema in una parte della società, ma anche in una parte della politica» ha detto. «Di Maio parla di cose che non sa e non capisce, come spesso gli accade – ha risposto Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) – Il centrodestra si è astenuto perché la mozione è uno strumento molto debole di contrasto all’antisemitismo, ma in compenso è uno strumento molto forte di censura politica sul web». «La minaccia peggiore per gli ebrei è quella costituita dal fondamentalismo islamico, e che per essere vicini al mondo ebraico bisogna stare al fianco di Israele» ha aggiunto la capogruppo al Senato di Forza Italia Anna Maria Bernini. La tesi delle destre distingue l’antisemitismo dal razzismo, e dalle altre manifestazioni di odio alimentate dal nazionalismo estremo o da quello contro i rom, temi oggetto della commissione. È contro questa distinzione che si è opposta la senatrice quando ha sottolineato che la commissione «è contro l’odio» in generale, non solo contro l’antisemitismo. In controtendenza è il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, fedelissimo di Matteo Salvini, che ha annunciato la volontà di proporre la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita,
A MILANO, città dove Segre è nata e vive, lunedì 11 novembre, davanti al Memoriale della Shoah alle 18,30, ci sarà un presidio in suo nome. La cittadinanza onoraria è stata proposta dai sindaci Falcomatà di Reggio Calabria e da quello di Montegrotto Terme. Un appello per conferire lo stesso riconoscimento è stato rivolto da 20 associazioni al sindaco e al presidente del Consiglio comunale di Marsala. A Pescara continua invece la polemica: il sindaco di Forza italia Carlo Masci non intende riconoscerla, perché ritiene che tale istituto deve contare su un legame con il territorio, ma ha proposto a Segre di incontrarla nel giorno della memoria il 27 gennaio. Nel frattempo il Pescara Calcio ha twittato la sua solidarietà alla senatrice. «Ci auguriamo che questo metta fine a ogni tensione e a ogni strumentalizzazione».
SOLIDARIETÀ è arrivata dal sindaco di Spezia Pierluigi Peracchini che nel 2018 ha riconosciuto il premio «Exodus» alla senatrice. Il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione di sostegno alla commissione Segre. La Lega non ha partecipato alla discussione, mentre Fratelli d’Italia ha votato contro. «Il centrodestra anche in Emilia-Romagna fa davvero fatica a respingere certe sirene nostalgiche» ha commentato la consigliera dei Cinque Stelle Raffaella Sensoli. Nelle Marche il centro-sinistra ha chiesto l’istituzione di un’analoga commissione nella regione. Una mozione simile sarà presentata in regione Basilicata.
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