È solo un passaggio del breve discorso in occasione dell’otto marzo ma inevitabilmente attira l’attenzione generale. Il presidente Mattarella invoca il «senso di responsabilità». Chiede a tutti di «saper collocare al centro l’interesse generale del Paese e dei suoi cittadini». Nel linguaggio paludato della politica significa chiedere a molti, se non proprio a tutti gli attori in campo, di accettare qualche doloroso sacrificio. Subito dopo di lui l’altro presidente, Giorgio Napolitano, riprende alla lettera le formule del successore e aggiunge di suo quel che il capo dello Stato in carica non può dire, definendo la crisi «difficilissima». Poi risolve sbrigativamente...