«Nonostante crescano le minacce anche di natura terroristica e comportamenti che aggrediscono la libertà dei cittadini, vanno sempre garantiti i diritti fondamentali di espressione, associazione e riunione sanciti dalla Costituzione»: sono le parole del presidente della Repubblica Mattarella ai prefetti e ai consiglieri di prefettura di nuova nomina, ieri al Quirinale. «Si diffondono germi della pseudocultura della violenza e dell’odio, a livello internazionale e interno. I prefetti – ha proseguito – sono presidi di legalità e l’attenzione dei cittadini verso la tutela dei diritti, nella cornice di sicurezza che le istituzioni devono assicurare, li interpella in modo crescente».

Il richiamo arriva quando alcuni Paesi Ue hanno vietato i cortei in sostegno dei palestinese. In Francia, in particolare, la scorsa settimana il ministro dell’Interno Darmanin ha ordinato ai prefetti il divieto delle manifestazioni pro Palestina e il fermo degli organizzatori e dei «facinorosi che turbano l’ordine pubblico». Tuttavia giovedì il Consiglio di Stato di Francia ha chiarito che la richiesta del ministro non è praticabile perché il divieto può essere disposto solo dopo una valutazione caso per caso.

Mattarella ha affrontato anche la questione migranti, su cui il governo Meloni ha posto attenzione come possibile strumento della jihad. «Il tema delle immigrazioni irregolari – ha sottolineato il presidente – è un fenomeno con il quale ci si confronta da anni e appare forse incongruo definirlo emergenza. L’Ue sembra aver colto la necessità di affrontarlo alla radice e in maniera solidale, ancora più urgente alla luce dei drammatici avvenimenti in Medio Oriente».