Mattarella a Bologna: «Non ci sono più parole»
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Biennale dell'Economia cooperativa a Bologna – Foto Ansa
Lavoro

Mattarella a Bologna: «Non ci sono più parole»

Strage Infinita Il presidente della Repubblica era in città per la Biennale dell'Economia cooperativa e ha voluto ricordare subito i due morti alla Toyota
Pubblicato 2 giorni faEdizione del 25 ottobre 2024

La coincidenza non era voluta ma ha portato subito a un cambio di programma della visita. Il presidente della repubblica Sergio Mattarella ieri era a Bologna a inaugurare la Biennale dell’economia cooperativa. E le sue prime parole hanno riguardato quanto accaduto alla Toyota mercoledì sera: «Desidero, in apertura dei lavori, rivolgere un pensiero di solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari della vittime dell’alluvione e del gravissimo incidente mortale sul lavoro di ieri, ennesima tragedia sul lavoro. Non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per l’insufficienza per la sicurezza per chi lavora».

Non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per l’insufficienza per la sicurezza per chi lavoraSergio Mattarella

Poco prima Mattarella aveva mandato un messaggio al presidente dei Confindustria Emanuele Orsini in occasione della firma da parte dell’associazione delle imprese della firma della cosiddetta “Carta di Lorenzo”.

Si tratta del manifesto dedicato alla memoria del giovane iscritto al quarto anno dell’Istituto professionale Bearzi di Udine, vittima nel 2022 di un tragico incidente durante il periodo di alternanza scuola-lavoro. Prevede, ad integrazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, il coinvolgimento degli studenti nella progettazione dei percorsi formativi con una loro rappresentanza nei tavoli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Amministrazione regionale; l’inserimento degli studenti in ambienti adeguati e coerenti con l’esperienza scolastica; il collegamento costante tra studente, tutor scolastico e tutor aziendale, con un percorso di formazione dedicato; un sistema per il riconoscimento di requisiti preferenziali per le imprese che ospitano studenti, basati sulla presenza di un sistema strutturato e consolidato per la tutela della sicurezza.

«La sottoscrizione della “Carta di Lorenzo” – scrive il presidente della Repubblica – sottolinea l’impegno che il sistema delle imprese intende assumere nei confronti della sicurezza negli ambienti di lavoro per una maggiore tutela degli studenti impegnati in percorsi di formazione in azienda. La tragica morte di Lorenzo Parelli durante uno stage a Udine ha drammaticamente richiamato l’attenzione dell’intera società italiana sui processi che accompagnano i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro. Mentre rivolgo un pensiero ai suoi genitori e a quanti lo ebbero caro, esprimo apprezzamento per il solenne impegno che viene assunto oggi affinché accorciare la distanza tra giovani e lavoro si accompagni al rispetto della loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini», ha scritto Mattarella.

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