Manca una mezzora all’inizio del concerto. Dalle potenti casse preparate dall’Area Sismica per il primo appuntamento musicale all’aperto della stagione escono le note inconfondibili traumatiche affascinanti della Sagra della primavera di Stravinskij. Versione di Leonard Bernstein sul podio della London Symphony Orchestra. Che cosa vorrà dire? Semplice (pensiamo): che gli Zu, storico trio di post-punk, post-rock, post-ultra-free, noise ecc. ecc. e il loro ospite Mats Gustafsson, stesse qualifiche con l’accento sull’ultra-free più forte, vogliono proporre un nesso tra la potenza ritmica, la dinamitarda potenza ritmica, la spregiudicatezza timbrica, il clima ossessivo di quel gran capolavoro e la loro poetica. In...