Matana Roberts, la sperimentatrice si è assopita
Musica La tappa mantovana della sassofonista afroamericana
Musica La tappa mantovana della sassofonista afroamericana
C’era attesa per le tre date italiane (Mantova, Roma e Meldola, in provincia di Forlì) della sassofonista afroamericana Matana Roberts: la sperimentatrice e artista mixed-media (improvvisazione, composizione musicale, arte visiva, danza, poesia e teatro i suoi campi d’azione) ha convinto critica e pubblico col suo progetto Coin Coin, un lavoro discografico multi-capitolo, una panoramica a tecnica mista che indaga le radici mistiche e le tradizioni dell’espressione creativa americana, mantenendo un legame profondo con la narrazione, la storia, la comunità e l’espressione politica all’interno delle strutture sonore.
Se il ciclo discografico della scintillante opera-mondo (sono previsti dodici episodi) è giunto in ottobre al quinto capitolo con “In The Garden”, dove la musicista si addentra nel grande archivio della storia afroamericana intrecciando elementi di jazz, composizione d’avanguardia, folk e spoken word, con un impianto corale che trova nella dimensione collettiva un punto di forza, nella dimensione solista dal vivo le cose non funzionano.
La Sala dei Cavalli di Palazzo Te a Mantova è il magnifico luogo che accoglie il ritorno dopo anni della jazzista chicagoana nel nostro paese e che, contrariamente a quanto annunciato, si esibisce solo con il sax soprano, senza elettronica. “This is an improvisation, i have little agitation”: lo ripete più volte, quasi cercando un ritmo interiore, una scintilla che possa accendere il fuoco nel soliloquio strumentale, ma non accade ed è lei stessa a dirlo: “I don’t have fire”. Si conclude cantando tutti insieme una sorta di gospel, ma la serata non è mai decollata.
Capita anche ai grandi: c’era il timore che la Roberts fosse una grande assemblatrice più che una solista di spicco e il live ha rinforzato questa ipotesi. Si trattava dell’anteprima della rassegna “You must believe in spring”, curata dall’associazione 4’33’’, che da aprile a maggio porterà nomi di grande prestigio del jazz di oggi nel capoluogo lombardo. Per i dettagli visitate il sito: www.quattroetrenta3.com.
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