Nel tempo che stiamo vivendo «l’arte del cinema sta venendo sistematicamente svalutata, messa ai margini, sminuita, e ridotta al suo minimo comun denominatore, il ‘contenuto’». Le parole di Martin Scorsese – in un saggio per «Harper’s Magazine» – sono dure ma soprattutto malinconiche e nostalgiche quando affronta l’ascesa delle piattaforme che hanno rimpiazzato l’esperienza cinematografica – ridotta a «visione domestica» – «come Amazon ha fatto con i negozi fisici». L’occasione è un saggio scritto per la rivista americana su Federico Fellini – intitolato Il Maestro – di cui si è celebrato l’anno scorso il centennale della nascita. «Fino a 15...