Sonecka (a cura di Serena Vitale, traduzione di Luciana Montagnani, Adelphi, pp.278, euro 14,00), o meglio Racconto su Sonecka come suona il titolo nell’originale russo (perché cambiarlo?) è uno di quei piccoli libri che sulla bilancia del cuore possono pesare più di intere biblioteche. La sua lettura ha conseguenze indelebili, come tutto ciò che è stato scritto sotto il dettato della fatalità e della necessità. Durante l’estate del 1937, mentre trascorre qualche settimana di vacanza con suo figlio Mur a Lacanau Océan, sulla costa della Gironde, Marina Cvetaeva compie un atto che è poetico tanto quanto è magico: evoca un...