Collaboratrice di «Alias» ormai da diversi anni, Maria Pellegrini, che ci ha lasciato domenica scorsa (insieme ai tanti progetti e contributi che meditava di realizzare), ha sempre mantenuto intatti l’orgoglio e il giovanile entusiasmo con cui aveva risposto la prima volta all’invito della redazione. Era una donna di straordinaria levatura umana e culturale, sempre attenta al prossimo, con forti valori di sinistra. Allieva alla «Sapienza» di Ettore Paratore, si laureò con una tesi sulle tradizioni contadine in Abruzzo (1965); quindi insegnò latino e greco nei licei di Roma. Esperta soprattutto di storia romana e versatile latinista, contribuì ad arricchire con il suo rigoroso lavoro preparatorio e di revisione tanti dei volumi pubblicati con Luca Canali; ma ha anche lasciato pregevoli studi in proprio, come i recentissimi La storia romana nella «Commedia» di Dante. Imperatori, poeti, eroi, uomini politici rivivono nei versi di Dante (Futura Libri, 2021) e Da Arianna ad Agrippina. La donna greco-romana tra storia e mito (Futura Libri, 2023).

Chi leggeva i suoi articoli per «Alias» sa quanto le stesse a cuore la condizione della donna (sia nel corso dei secoli, sia oggigiorno) e di quanto il suo interesse fosse rivolto agli ultimi: la ‘missione’ era un po’ quella di amplificare la voce di chi era rimasto ai margini della storia e della cultura: le figure coperte dall’oblio o abbandonate all’indifferenza. In quest’ottica bene si inseriscono le sue più recenti prove traduttive e critiche: Antica gara tra un cuoco e un fornaio (Giuliano Ladolfi Editore, 2019) e l’illuminante studio Poeti preneoterici, sulle figure di Lutazio Catulo e Volcacio Sedigito, pubblicato sul numero 14 della nuova serie della rivista «Poesia» (Crocetti, luglio 2022). Viveva per i suoi figli, di cui era teneramente orgogliosa, e per gli amatissimi nipoti. Il suo ricordo resterà vivo nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla, volerle bene e apprezzarne la dolce e, al contempo, composta fermezza con cui ha saputo stare al mondo. Arrivederci, Maria. Ora nei Campi Elisi un asfodelo in più gioca con la brezza mattutina.