C’è una vena sommersa nel cinema di Margarethe von Trotta, affiorante nell’ultimo film Die abhandene Welt (Il mondo smarrito), che inaugura il 5 novembre la 37ma edizione del Festival del Cinema delle Donne di Firenze. Questo flusso che appare e scompare nell’ormai vasta filmografia di una regista spesso in Italia penalizzata per il suo femminismo ed il suo impegno politico, è una dimensione irrazionale e fantastica che attinge all’immaginario più antico della cultura tedesca (quello delle fiabe, per intenderci, ma anche quello di molta psicanalisi) e si integra inaspettatamente nel quotidiano contemporaneo dei suoi personaggi, sempre femminili. Nel corso del...