E’ stato contemporaneamente un critico letterario e uno scrittore (non sempre le due funzioni coincidono) ma all’origine soprattutto un bibliofilo, Giuseppe Marcenaro, mancato nella sua Genova ottantunenne lo scorso 1° febbraio. L’amore per i libri (con tutto ciò che a esso si lega, cioè il gusto della scoperta, l’orgoglio del possesso, il privilegio della conoscenza) doveva essere stato in lui primordiale e pari, si direbbe a specchio, al gesto istintivo dello scrivere, che è mimetico e insieme emulativo: per Marcenaro, infatti, le notazioni a margine di un libro (la postilla, il dettaglio bio-bibliografico, le considerazioni personali a latere) si impossessavano...