Mapparsi l’aria per combattere il biossido d’azoto
È un fatto che gli italiani, loro malgrado, subiscano una qualità dell’aria pessima in molte città senza battere ciglio. Come fosse normale la cronica violazione dei limiti stabiliti dalla legge. […]
È un fatto che gli italiani, loro malgrado, subiscano una qualità dell’aria pessima in molte città senza battere ciglio. Come fosse normale la cronica violazione dei limiti stabiliti dalla legge. […]
È un fatto che gli italiani, loro malgrado, subiscano una qualità dell’aria pessima in molte città senza battere ciglio. Come fosse normale la cronica violazione dei limiti stabiliti dalla legge. Cittadini per l’aria, una onlus nata a Milano nel 2015 ma attiva anche a livello nazionale, si pone come obiettivo quello di scardinare questa diffusa rassegnazione coinvolgendo i cittadini in un progetto di monitoraggio partecipativo del biossido di azoto (NO2), un inquinante molto pericoloso per la salute umana emesso principalmente dai veicoli diesel. Talmente pericoloso che studi recenti gli attribuiscono un impatto sullo sviluppo del sistema neuro-cognitivo dei bambini. La campagna di misurazione inizierà a febbraio e si svolgerà a Milano e nei comuni che fanno parte del suo agglomerato, a Roma e a Brescia. Per partecipare al progetto occorre iscriversi e prenotare un «campionatore passivo», una piccola fiala che consente di misurare il biossido di azoto, che ogni cittadino recupererà nel punto di ritiro nella città prescelta e collocherà a febbraio seguendo le istruzioni che gli verranno fornite. I dati raccolti verranno poi analizzati e resi disponibili e accessibili in mappe cittadine contenenti i livelli misurati per ciascun campionatore. Le mappe conterranno anche una indicazione dell’impatto sanitario aggiuntivo derivante presso ciascun punto di campionamento dalla violazione di legge, informazione che ha l’obiettivo di evidenziare la necessità di misure stringenti e a breve termine di riduzione della circolazione dei veicoli diesel nelle nostre città. Insomma, una rappresentazione dei livelli di esposizione della popolazione che induca un cambiamento delle politiche. Tutte le informazioni per aderire – entro il 21 gennaio – su www.cittadiniperlaria.org. L’aria non si può scegliere, ma si può cambiare!
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