Economia

Manovra «miracolata»: oltre l’Iva solo un po’ di cuneo fiscale

Manovra «miracolata»: oltre l’Iva solo un po’ di cuneo fiscaleL'aula di Montecitorio durante la fiducia sulla manovra

Legge di Bilancio Passa la fiducia finale alla Camera. I ricatti di Renzi rendono leggere le tasse su plastica e bibite. Più soldi per asili nido e sanità

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 dicembre 2019

La manovra di bilancio è legge. Con la fiducia a metà pomeriggio – con 334 voti a favore, 232 contrari e quattro astenuti con qualche assenza tra il M5s e Italia Viva – e il voto finale in nottata alla Camera il governo porta a casa la legge più importante con l’anomalia quasi assoluta di una manovra con solo due letture.

Un «piccolo miracolo» festeggiato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri con un annuncio: «Da gennaio ci siederemo con le parti sociali per decidere come usare al meglio le risorse del cuneo fiscale e avviare un grande lavoro di riforma per avere un fisco più semplice più giusto e ridurre la pressione fiscale su lavoro e impresa».

La legge di bilancio da 32 miliardi è per ben 23 miliardi servita al blocco dell’aumento dell’Iva. Il mancato disinnesco dell’aumento sarebbe pesato per circa 541 euro all’anno sui budget familiari. Per il cuneo fiscale sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 5 per il 2021: entra in vigore a luglio 2020 e si tradurrà in circa 50 euro in più nelle buste paga dei lavoratori con reddito fino a 35mila euro annui – gli 80 euro di Renzi erano fino a 26.600 euro annui.

[do action=”citazione”]«Da gennaio ci siederemo con le parti sociali per decidere come usare al meglio le risorse del taglio del cuneo e avviare la riforma per avere un fisco più semplice più giusto»[/do]
A FAVORE DELLE FAMIGLIE arriva una sostanziale gratuità degli asili nido, aumentando allo stesso tempo i posti disponibili. Aumentano anche i fondi per l’edilizia sanitaria per 2 miliardi di euro e viene abolito il superticket, cioè il costo aggiuntivo rispetto al tradizionale ticket sanitario che si paga su analisi ed esami medici prescritti, ovvero sulle ricette di diagnostica e di visite specialistiche ambulatoriali.

NELLA FASE DI CONVERSIONE parlamentare, sotto la spinta di Italia Viva e M5s, sono state diminuite sugar tax e la plastic tax, che dovevano entrare in vigore a gennaio. La tassa sulla plastica, da applicare sugli imballaggi monouso, era fissata a un euro al chilogrammo. Quella sullo zucchero, che grava sulle bevande analcoliche, a 10 centesimi al litro. Alla fine, la prima è stata ridotta a 45 centesimi ed entrerà in vigore a luglio.

La seconda è rimasta tale e quale come ammontare, ma è slittata a ottobre. C’è poi il fringe benefit, cioè il peso in busta paga delle auto aziendali. La rimodulazione azzera di fatto il maggior gettito atteso dallo Stato. La revisione della tassazione sui mezzi aziendali si è trasformata quindi in un incentivo all’acquisto di mezzi «green». Le nuove disposizioni si applicheranno infatti solo ai nuovi contratti e prevedono che l’impatto delle auto ecologiche sugli stipendi scenda dal 30% al 25%, e che quello delle auto più inquinanti salga fino al 60%.

Un’altra tassa che potrebbe avere impatto diretto sui portafogli riguarda i fumatori che rollano le sigarette. L’imposta si applica alle cartine e ai filtri ed è di 0,0036 euro «per ciascun pezzo contenuto nella confezione destinata alla vendita»: quindi, una confezione da 50 cartine costerà 18 centesimi in più.

Per recuperare i mancati introiti voluti da Renzi, dal 15 gennaio il prelievo sulle vincite alle slot oltre i 200 euro salga da 12 per cento al 20 per cento. Per le lotterie istantanee, come i gratta e vinci, dal primo marzo il prelievo sulle vincite oltre 500 euro passerà dal 12 per cento al 20 per cento.

C’È PERÒ ANCHE UNA LOTTERIA che premia. È quella degli scontrini, che scatterà a luglio. I dettagli sono ancora da definire, ma dovrebbe prevedere estrazioni mensili, con premi da 10 mila euro, 30 mila euro e 50 mila euro, e una annuale più consistente. Parteciperanno i consumatori che hanno fatto acquisti con carte e bancomat. Con il Bonus befana, agli acquirenti verrà restituita, in un’unica soluzione, una quota delle spese fatte nell’anno precedente, sempre con carte o bancomat: «Credo che arriveremo a far trovare nei conti correnti fino a 2 mila euro», ha ipotizzato il premier Giuseppe Conte.

Per quanto riguarda il cosiddetto «pacchetto famiglia» ci sono 600 milioni in più. Diverse novità arrivano per gli asili nido. La manovra stanzia 2 miliardi e mezzo per i Comuni per aumentare i posti al nido, dando priorità alle aree più disagiate e alle periferie. È prevista anche l’assunzione di 390 maestre in più per la scuola materna. Ma soprattutto, dal primo gennaio si potrà richiedere il contributo rafforzato per la retta dell’asilo nido. Il nuovo voucher prevede tre fasce in base all’Indicatore della situazione economica. Per quelle fino a 25mila euro di Isee, il voucher arriverà a 3mila euro, si fermerà a 2.500 euro per quelle tra 25mila e 40mila euro; sopra resterà come è ora: 1.500 euro.

PER I NEONATI CAMBIA INVECE il cosiddetto bonus bebè: nel 2020 andrà a tutti i nuovi nati e l’Isee continuerà a contare ma solo per il calcolo dell’assegno: per le famiglie entro i 7mila euro di Isee avranno 160 euro al mese, quelle tra 7mila e 40mila euro ne avranno 120, mentre chi supera questa soglia, per la prima volta, avrà 80 euro al mese. L’assegno, esentasse, sarà erogato per 12 mesi per ciascun figlio, nato o entrato in famiglia grazie all’adozione, anche per autonomi e partite Iva, e salirà del 20% dal secondo figlio. I neo-papà potranno stare a casa, dopo la nascita, per un’intera settimana, 7 giorni.
E un nuovo bonus di massimo 400 euro viene introdotto per il latte artificiale per aiutare anche le mamme che, per specifiche condizioni patologiche, non riescono ad allattare al seno.

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