Cultura

Manni, nel duplice segno della complessità e dell’antagonismo

Manni, nel duplice segno della complessità e dell’antagonismoLa prima sede della casa editrice (ossia casa Manni, a Lecce), ottobre 1984 Anna Grazia D'Oria e Piero Manni

ANNIVERSARI Da Franco Fortini a Elio Pagilarani, un catalogo che sempre ha guardato alla peosia

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 12 giugno 2024
Fondata nel 1984 a San Cesario di Lecce da un letterato naturalmente incline all’engagement, Piero Manni, e da una raffinata filologa, sua moglie Anna Grazia D’Oria, la Manni Editori porta nel suo stesso codice genetico l’eredità dei vent’anni che ne precedono la nascita. E basterebbe l’insegna della rivista bimestrale che ne è battistrada, «l’immaginazione» (testata benemerita giunta oggi al numero 341), a richiamare il senso dell’unico potere, niente affatto costituito e perciò di libera inventiva, il solo che allora ammettessero quei giovani intellettuali consapevolmente eredi tanto del ’68 studentesco quanto del ’69 operaio. Manni è infatti e ab origine leggibile...
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