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Manbij libera, ma l’Isis rapisce 2mila civili

Manbij libera, ma l’Isis rapisce 2mila civiliCombattenti kurdi nel nord della Siria – LaPresse

Siria La città è stata liberata dalle Sdf, guidate dai kurdi di Rojava, ma lo Stato Islamico in fuga prende con sé "scudi umani". Ad Aleppo continua la battaglia: bombardato un altro ospedale, 18 morti

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 agosto 2016

Ieri l’annuncio tanto atteso è arrivato: le Forze Democratiche Siriane (federazione di arabi, turkmeni, assiri, guidata dalle Ypg kurde) hanno definitivamente liberato la città di Manbij dall’Isis: «Apriamo una nuova storia dopo aver chiuso il libro delle tenebre», scrive il portavoce delle Sdf.

Ma la vittoria resta macchiata dal brutale rapimento da parte degli islamisti in fuga di 2mila civili, usati come scudi umani per evitare il fuoco kurdo. Sono stati presi nel quartiere di al-Sirb, fatti salire su centinaia di auto e portati a Jarabulus, città nord-occidentale in mano islamista, nel distretto di Aleppo.

Proprio ad Aleppo continuano gli scontri: le tre ore di tregua promessi dalla Russia non vengono rispettati da nessuno. Un altro ospedale, a Kafr Hamra, è stato colpito ieri uccidendo almeno 18 persone tra cui dei bambini. I “ribelli” accusano il governo di Damasco e la Russia, per poi minacciare proprio le Ypg promettendo morte al quartiere kurdo della città.

Intanto ad Ankara il presidente turco Erdogan incontrava il ministro degli Esteri iraniano Zarif: i due si sono detti «pronti a cooperare per giungere ad una pace durevole in Siria»

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