Pierfrancesco Majorino, da una settimana è il candidato del centro sinistra in Lombardia. Quelli erano ancora giorni di polemiche e divisioni nel Pd e nel centro sinistra lombardo, come sta andando ora?
Sono colpito molto positivamente e anche sorpreso. Sono arrivato su un treno in corsa una settimana fa e il sentimento dominante era quello della sconfitta annunciata e di un centro sinistra lacerato. Ora grazie al lavoro di tutti abbiamo ritrovato compattezza e voglia di vincere. Questa nostra sfida è fatta per cambiare pagina in Lombardia dopo 28 anni di centro destra.

La novità delle ultime ore è l’apertura di Giuseppe Conte al dialogo col centro sinistra lombardo per verificare la possibilità di un’alleanza in Lombardia. Cosa ne pensa?
Ho apprezzato l’atteggiamento legato a un confronto sui contenuti e sono d’accordo che prima ci si misura sulle idee e sulle priorità e poi sui nomi delle persone che le possono interpretare. Nei prossimi giorni nel centro sinistra ci confronteremo su come rendere più forte possibile l’alleanza e vedremo se coi 5 Stelle maturerà la scelta di essere insieme in questa sfida per la Lombardia. Non posso che confermare l’intenzione di confrontarci nel breve periodo perché le elezioni si avvicinano, quindi sì sono molto interessato al confronto con i 5 Stelle sui contenuti.

Conte ha detto di non conoscerla personalmente ma che gliene hanno parlato molto bene di lei: «una personalità vicina ai nostri temi», ha detto. Vi sentirete nei prossimi giorni?
Certamente avremo occasioni di confronto con i 5 Stelle lombardi e nelle forme che preferiranno loro anche con Conte. Innanzitutto deve esserci però una discussione nell’alleanza del centro sinistra. I giorni a disposizione sono molto pochi, dobbiamo essere rapidi e arrivare a una decisione.

Vi siete dati dei tempi per decidere? Entro quando? È una questione di giorni. Il 3 dicembre presenterà la sua campagna elettorale, vuole arrivare entro quella data con una decisione presa sui 5 Stelle?
Non voglio mettere date capestro a nessuno, anche nel rispetto di quanto propongono i 5 Stelle, il confronto sui temi. Noi il 3 dicembre presenteremo la nostra visione della Lombardia, con me ci saranno anche sindaci e amministratori locali e presenteremo le tappe della nostra campagna regionale che comunque è già iniziata. Ora vi sto parlando da Cremona dove ho incontrato il sindaco, poi sarò a Lodi e poi ancora a Bergamo.

Ma il Pd nazionale è favorevole all’alleanza con i 5 Stelle in Lombardia?
Credo che in molti prevalga la voglia di costruire alleanza più forte possibile e quindi come ha detto Lorenzo Guerini c’è disponibilità a un confronto. Dall’altra è ovvio che se il confronto è sulle idee e le priorità bisogna vedere se ci sono le condizioni. Bisogna vedere se su sanità, trasporti, ambiente infrastrutture, lavoro se c’è un’agenda comune. In quest’ottica credo che il confronto debba esserci e debba essere serio, nel merito. Questa considerazione mi pare ampiamente condivisa dalla segreteria nazionale del Pd.

Quindi da Roma le stanno dicendo di andare avanti?
Avanti al confronto sul merito, sì. Aggiungo una cosa. La vera novità è che fino a dieci giorni fa si dava una rappresentazione macchiettistica del centro sinistra come una sorta di armata allo sbando, tanto che alcuni dicevano che per vincere bisognava sostenere Letizia Moratti. Dopo solo una settimana la situazione è diversa, siamo in campo e la sfida vera è tra noi e Attilio Fontana.

E Letizia Moratti?
Penso che sia un’esponente del centro destra e il fatto che sia candidata anche lei dimostra la crisi del centro destra.

Ma guarda al voto moderato, elettorato al quale dovrà guardare anche lei una volta chiusa la pratica con i 5 stelle. Giorni fa aveva detto a Moratti di ritirarsi…
Le avevo detto che se davvero vuole cambiare aria in regione è evidente che ha una cosa da fare: sostenermi. Ma lo dico con molto rispetto, sapendo che è una persona davvero molto lontana dalle mie idee. Quindi mi limito a una considerazione di buon senso. Se continuerà a stare in campo ci confronteremo nella campagna sulle idee. Io guardo a tutti gli elettori, anche a chi ha votato Fontana ma è insoddisfatto della gestione della regione e vuole cambiare.