Maia, Trotula, Liliana Segre, «una stanza tutta per sé»
Itinerari young Una ragazza salvifica in Amazzonia, la «magistra» della scuola salernitana di medicina, la senatrice testimone della shoah oggi sotto attacco
Itinerari young Una ragazza salvifica in Amazzonia, la «magistra» della scuola salernitana di medicina, la senatrice testimone della shoah oggi sotto attacco
Gary Paulsen, statunitense, ha scritto oltre duecento romanzi di avventure, è autore prolifico e con una vita straordinaria. Ha vissuto nell’estremo nord con i suoi cani e il romanzo Sulle tracce (Camelozampa, tradotto da Sara Saorin, pp. 128, euro 12.90) deve molto a quell’esperienza. Non è facile parlare di morte a un pubblico giovane ma questo libro ci riesce senza abdicare alle asprezze e alle difficoltà: due giorni e una notte in cui John deve fare i conti con la malattia e la morte ma a soccorrerlo c’è una cerva. La caccia si trasforma in un viaggio iniziatico, in un’ansia di conoscere quell’esemplare che insegue: diverrà una guida e compagna verso l’esperienza estrema della fame, della sete, della stanchezza. Nella neve, passo dopo passo, l’obbiettivo si trasforma nel bisogno di toccare la cerva al posto di spararle. Il libro utilizza font ad alta leggibilità e carta certificata.
Maia è la protagonista di Viaggio nella grande foresta (Mondadori, pp. 336, euro 17) della scrittrice britannica di origini austriache Eva Ibbotson (1925 -2010). Ha perso – come in molti libri di avventure – i genitori e da allora non c’è cosa che desideri di più che una vera casa, così quando si scoprono dei lontani cugini in Amazzonia la sua fantasia si accende. Ma la sorpresa sarà di un’amarezza struggente: quando gli adulti si svelano interessati solo al suo denaro e le cugine degne delle sorellastre di Cenerentola interverranno amici indigeni, il direttore di un museo naturalistico e perfino la sua governante Minton per trasformare un’esperienza orribile in una grande avventura con Finn, un ragazzo misterioso che si nasconde sulle rive del Rio delle Amazzoni. Due mondi che si scontrano: da una parte la vita di alcuni occidentali che ignorano il luogo dove stanno per replicare le abitudini dalle quali provengono, dall’altra un universo colorato, ricco di piante velenose e curatrici, di amici capaci di fare il doppio o il triplo gioco animano così il viaggio di Maia fino a una conclusione che tesse tutti i fili della storia in modo inaspettato e salvifico. Un classico della narrativa inglese di avventura. Il volume è tradotto da Loriana Zingarelli con la copertina illustrata da Katie Hickey.
Con un tuffo nel passato, si piomba intorno all’anno mille. Salerno è famosa in tutto il mondo per le sue scuole di medicina: lì cresce Trotula De Ruggiero, la prima medica italiana dalla biografia incerta e misteriosa e la cui storia approda, grazie a Emilia Zazza e alla casa editrice Manni, alla letteratura young (pp.128, euro14). Le sue vicende biografiche sono lacunose, ma la ricostruzione che ne offre Zazza è quella di una ragazza desiderosa di imparare: sentire la pelle del malato, tastarne i dolori. Erano però tempi in cui i medici, soltanto uomini, guardavano e non toccavano, meno che mai le donne. Al medico – quasi esclusivamente uomo – si affianca l’erborista – quasi esclusivamente donna – che studia rimedi e si occupa della salute femminile.
Irrequieta e incapace di sopportare i limiti di un’istruzione rigidamente divisa per sessi più ancora che per classi, Trotula combatte per diventare la prima magistra della scuola salernitana. Un grande affresco di personaggi si muovono intorno alla giovane donna e alla sua famiglia. Una storia ai confini della realtà, che ne spreme ogni dato e che inaugura, in anticipo di molti secoli, gli studi sulla salute che tengono conto del genere.
Di una donna contemporanea scrive invece Federico Gregotti in Liliana Segre, una vita contro l’indifferenza (Einaudi ragazzi, pp.144, euro 11). Quella della senatrice a vita è una storia importante e il volume ne narra con intelligenza gli elementi antieroici: l’amore per il padre, la solitudine, l’esperienza del campo di sterminio. Un libro che ha il pregio di non fermarsi alla liberazione di Auschwitz ma di raccontare la fatica per riprendersi la vita dopo l’orrore e giungere fino al paradosso contemporaneo in cui l’autorevole e anziana senatrice deve girare con la scorta perché oggetto di minacce proprio per il suo lavoro di testimone della Shoah.
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