Lavoro

«Mai più nuove Embraco: ora serve una legge»

«Mai più nuove Embraco: ora serve una legge»

L'appello I dipendenti della multinazionale degli elettrodomestici scrivono una lettera aperta a Di Maio e Salvini: bisogna responsabilizzare le imprese e prevenire le delocalizzazioni

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 23 maggio 2018

*** Siamo le lavoratrici e i lavoratori della Embraco di Riva presso Chieri (Torino) protagonisti, nostro malgrado, in questi mesi della lotta per la difesa del lavoro in Italia. Ci avete conosciuto, ci siamo incontrati, ci avete sostenuto nei momenti più difficili e di questo ve ne siamo grati. Molti di noi hanno votato per le vostre forze politiche alle elezioni del 4 marzo 2018.

Noi vorremmo che non si ripetessero più altri casi come il nostro: dove una azienda multinazionale, dopo avere preso tutto quello che c’era da prendere sul territorio, decide di andarsene e licenziare tutte le lavoratrici e i lavoratori lasciandoli in una situazione sociale ed umana drammatica.

Noi siamo riusciti, con le nostre mobilitazioni e le nostre iniziative e con l’appoggio di istituzioni, forze politiche e media, a fare assumere alla multinazionale proprietaria, la Whirlpool, la responsabilità di predisporre, agevolare e condividere un piano sociale per la reindustrializzazione e ricollocazione per tutte e tutti noi.

Pensiamo che questo dovrebbe avvenire sempre, ed essere previsto dalla legislazione sul lavoro nel nostro Paese!

In altri paesi dell’Unione europea esistono norme in materia: quando un’azienda decide di trasferirsi ed andarsene deve prima presentare il piano sociale per la reindustrializzazione e ricollocazione per tutte e tutti le lavoratrici e i lavoratori interessati. In caso contrario l’azienda che delocalizza è chiamata a rispondere di tutti i costi e gli oneri sociali ed economici derivanti, altrimenti scaricati sulla collettività.

In questo momento così importante e gravoso, dove, come forze politiche, vi impegnate a governare il nostro Paese, la nostra richiesta è di ricordarvi le forti e giuste prese di posizione contro le delocalizzazioni e di rispondere, finalmente, a queste ingiustizie con una legge sulla responsabilità sociale delle imprese.

 

***Lettera indirizzata a Luigi Di Maio e Matteo Salvini – leader del nuovo governo in formazione – dalle lavoratrici e dai lavoratori Embraco riuniti ieri in assemblea a Riva presso Chieri (Torino)

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