Le categorie della «orizzontalità» e della «verticalità» utilizzate da Baudrillard riferendole rispettivamente a Los Angeles e New York, possono essere tranquillamente applicate per la loro valenza urbanistico-concettuale ad altre realtà e contesti. Napoli, ad esempio, è una città sostanzialmente «orizzontale» nell’accezione positiva di un’espansione culturale magmatica ma anche in quella negativa della mancanza di un centro verticale. Ci riferiamo soprattutto alla programmazione artistica e culturale e alla proliferazione di una miriade di iniziative ed eventi che però non riescono a diventare «sistema», a confluire in strutture e contenitore stabili e istituzionali, quelle «verticali» appunto. Questa suggestione è innescata dalla scoperta...