Tramutato il suo nome in Peperoncino e fuggito a Pointe Noire, un Mosè ormai adolescente sperimenta un’amara libertà da cane randagio e compie vagabondaggi infiniti in una metropoli labirintica, ammaliante quanto pericolosa. Questo ritorno narrativo alla capitale natia, offre al suo autore il palcoscenico a lui più congeniale in cui mettere in scena un’epopea di personaggi errabondi che vivono sulla Costa selvaggia e popolano il Grand Marché, in una spietata, eroica e quotidiana lotta tra bande per la sopravvivenza.
Peperoncino sarà presentato dall’autore a Più Libri Più Liberi l’11 dicembre in promettente accoppiata con Dany Laferrière (L’arte ormai perduta del dolce far niente, 66thand2nd 2016). Salutati dalla critica francese come il «duo choc», scrittori e amici dallo humour irresistibile, Mabanckou e Laferrière hanno ridefinito con le loro opere il ruolo dell’intellettuale di lingua francese oltre ogni distinzione basata sulla nazionalità, abbracciando nella loro narrativa Haiti e il Congo Brazzaville, Parigi, Los Angeles e Montreal, e risultando fra le voci più autorevoli della francofonia contemporanea. Per la prima volta insieme nel nostro paese, dialogheranno e leggeranno estratti delle loro ultime pubblicazioni in diversi appuntamenti (oggi a Venezia, al Teatrino Palazzo Grassi, poi dopo Roma sarà la volta il 12 a Pavia, Libreria il Delfino e il 14 a Torino, al Circolo dei Lettori).