Visioni

M. Night Shyamalan nell’incubo infinito di Waynard Pines

M. Night Shyamalan nell’incubo infinito di Waynard Pines

Televisione Seconda stagione dal 29 agosto su Fox, protagonista Jason Patric. Ancora dieci episodi ambientati nel 4032 all’interno della città fortino dell’Idaho, popolata di mostri

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 27 agosto 2016

La prima stagione, in origine ideata come una singola miniserie, è una trasposizione della trilogia di romanzi da cui prende il nome, Wayward Pines, pubblicata tra il 2012 e il 2014 e scritta da Blake Crouch, il quale si era ispirato alla serie del 1990 I segreti di Twin Peaks e allo stile di David Lynch. Ma il successo della prima serie, ha «indotto» il regista M. Night Shyamalan, a mettere in cantiere una seconda stagione che Fox propone in prima visione assoluta dal 29 agosto. Dieci episodi proposti in un doppio appuntamento per cinque settimane, ambientati nel 3032 all’interno della cittadina dell’Idaho dove vivono gli unici esseri umani sopravvissuti a una vera mutazione genetica che ha dato vita agli «Abbie», aberrazioni umanoidi che non hanno più alcuna connotazione umana.

Un mystery con molti omaggi a David Lynch e Stephen King, supportato al suo lancio nel 2015 da una campagna mediatica monstre con teaser annunciati a cadenza mensile in rete così come le star messe sotto contratto. E se nella prima serie, il protagonista era Matt Dillon – nella sua «prima volta» sul piccolo schermo – questa volta al centro delle vicende sono due personaggi, il chirurgo Theo Yedlin (Jason Patric, Sleepers) e la moglie Rebecca (Nimrat Kaur, Homeland) che nel primo episodio vediamo discutere animatamente in un «flashback» in un lussuoso resort alle Hawaii. Allontanatosi verso la spiaggia, Theo verrà reclutato dallo sceriffo Arnold Pope (Terrence Howard, la star di un’altra serie di successo made in Usa, Empire). Cambio di registro e troviamo Theo appena risvegliatosi proprio nel bel mezzo di una cruenta ribellione…
Shyamalan non nasconde le difficoltà di raccontare nuove storie in una vicenda dove molti misteri hanno trovato già una loro «soluzione». «Ne sono consapevole – spiega l’autore de Il sesto senso che non ha però diretto nessun episodio della seconda stagione curando la sceneggiatura – che il format della serie ti permette di muoverti su più livelli. Non dobbiamo poi dimenticare che la vicenda si dipana in un lasso temporale che si modifica in continuazione. Ci sono flashback, e poi entrano in scena nuovi personaggi, con tante storie e segreti…».

Per Jason Patric l’opportunità di essere coinvolto in una serie televisiva, «mi permette, rispetto a quando mi concentro su un copione cinematografico – di poter sviluppare il mio personaggio e di farlo crescere nel tempo. All’inizio Theo entra in un mondo a cui non crede, e di conseguenza non si fida di chi gli sta intorno. Pian piano le cose cambieranno». Fanno parte del cast anche Melissa Leo, Hope Davis, Tim Griffin, Kacey Rohl e Carla Cugino.

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