La patria del pallone sul piede di guerra per colpa del calcio, e adesso chi pensava che l’attuale Confederations Cup e i prossimi Mondiali sarebbero stati una festa è costretto a fare i conti con una situazione fuori controllo in un clima generalizzato di rivolte sociali. Le violente proteste di giovedì sera in oltre cento città brasiliane, messe a ferro e fuoco da più di un milione di manifestanti, hanno drammaticamente messo a nudo l’insoddisfazione e la sofferenza di un paese attanagliato da una diseguaglianza sociale divenuta ormai insostenibile, tanto da mettere in crisi persino la stabilità di governo. Dopo...