L’ultimatum di Cgil, Cisl e Uil: «Risultati entro febbraio»
In Piazza Sindacati a Santi Apostoli per la terza volta in una settimana: Landini e Sbarra sferzano il governo
In Piazza Sindacati a Santi Apostoli per la terza volta in una settimana: Landini e Sbarra sferzano il governo
La concertazione non basta, vogliamo presto dei risultati. La terza – e ultima – mobilitazione a piazza Santi Apostoli nel giro di una settimana dei sindacati confederali si chiude con un ultimatum al governo: «Deve sapere che se a gennaio e febbraio non c’è un cambiamento concreto allargheremo la mobilitazione, non siamo disponibili a farci prendere in giro da nessuno. Dopo la Befana deve partire il confronto e ad aprile vogliamo risultati precisi su pensioni e riforma fiscale», avverte nel comizio conclusivo Maurizio Landini.
Prima di lui era intervenuto il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra (nella foto) che ha sostituito nella scaletta Annamaria Furlan a conferma di una investitura ufficiale e di un passaggio di consegne sempre più vicino, mentre la attuale numero uno della Cisl smentisce chi la dà come candidata del centrosinistra in Liguria contro Toti per le Regionali. «Siamo alla terza giornata di mobilitazione nazionale, tre grandi tappe di un cammino che ha messo al centro il lavoro, la giustizia sociale, il rilancio degli investimenti. È urgente ridurre la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. Il governo non può che ascoltare la voce del sindacato per una impostazione di politica economica che metta al centro la lotta alla povertà e finanzi la legge sulla non autosufficienza», ha sottolineato Sbarra a conferma di una Cisl molto scontenta e delusa dalla manovra del governo Conte due.
Parla di «intenzioni lodevoli ma risultati insufficienti» nell’azione del governo anche il segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo: «Ci chiedono di aspettare e noi aspetteremo, vorremmo però fare accordi che portino il paese fuori dalla crisi».
La manifestazione di ieri aveva al centro la protesta dei pensionati. Da registrare l’annuncio della ministra Catalfo che si è impegnata «per una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza», chiesta a gran voce dai sindacati. «Noi sindacalisti – le ha risposto il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti – siamo abituati che se non vediamo non crediamo. Per questo la invitiamo a venire a dircelo al nostro presidio il 20 dicembre al Parlamento Vorremmo che dagli impegni si passasse ai fatti».
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