Visioni

Lucrecia Martel: «Gli Studios pensano che le scene action siano per soli uomini»

Lucrecia Martel: «Gli Studios pensano che le scene action siano per soli uomini»

Cinema La regista ha raccontato un suo incontro alla Marvel per discutere la regia di «Black Widow»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 14 dicembre 2018

L’incontro in casa Marvel Studios era riservato – «ho firmato un foglio in cui mi impegnavo a non parlare della riunione» – ma la regista argentina Lucrecia Martel lo ha raccontato comunque nel corso di una masterclass al Festival di Mumbai, gettando una luce sul maschilismo ancora ben radicato negli Studios. Martel – autrice fra gli altri di Zama, La niña santa e La mujer sin cabeza – racconta infatti di essere stata «convocata» per discutere della sua eventuale regia di uno dei prossimi film targati Marvel, Black Widow, lo Standalone movie dedicato all’Avenger interpretata da Scarlett Johansson che ha fatto la sua prima comparsa in Iron Man 2 del 2010.

«HO RICEVUTO una mail dalla Marvel per un meeting perché stavano cercando una regista per Black Widow – ha detto Martel – la Marvel e altre case di produzione stanno infatti cercando di coinvolgere un numero maggiore di filmmaker donne. Mi hanno detto che erano in cerca di una regista perché avevano bisogno di qualcuno che sviluppasse il personaggio di Scarlett Johansson». Ma, continua l’autrice, le scene di azione ( in un film di supereroi) non sarebbero toccate a lei: «Mi hanno detto ’non preoccuparti per le scene d’azione, di quelle ci occupiamo noi’. Ho pensato che mi sarebbe molto piaciuto incontrare Johansson, ma anche che avrei voluto girare io le sequenze d’azione. Gli Studios sono interessati alle registe ma ancora pensano che le scene action siano una cosa da registi uomini».

Alla regia di Black Widow, che uscirà nel 2020, c’è oggi una donna, l’australiana Cate Shortland (Berlin Syndrome, Lore). E non è da sola: Wonder Woman di Patty Jenkins, «metà» di Captain Marvel (di Anna Boden e Ryan Fleck) e forse un domani Batgirl – dopo l’abbandono di Joss Whedon – sono/saranno girati da donne. In questa età dell’oro dei supereroi al cinema però le registe sono state sinora arruolate, a partire dall’apripista dell’anno scorso sulla supereroina di casa Dc interpretata da Gal Gadot, solo per girare film sulle supereroine – e anche con le serie tv dell’«universo espanso» Marvel la situazione non cambia di molto.

IN UN’EPOCA in cui si discute molto di parità e inclusione bisognerebbe forse cominciare a immaginare che le donne possano dare il loro contributo non solo nello sviluppo di personaggi femminili ma nell’intera concezione di quell’universo di supereroi di cui pure sono parte integrante e fruitrici. Ma c’è già un’eccezione di rilievo: Chloé Zhao sarà alla regia del primo capitolo del prossimo potenziale franchise Marvel, The Eternals.

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