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Lucca, il mondo nuovo a fumetti

Lucca, il mondo nuovo a fumetti

Festival Anticipazioni e novità dal festival italiano dedicato all'universo graphic

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 29 ottobre 2022

Torna con un motto incoraggiante la festa dei fumetti più grande e longeva del nostro paese, che sigla l’edizione 2022 all’insegna della speranza. Lucca Comics&Games HOPE ha aperto le porte ieri dopo tre settimane calde, non solo di preparativi, ma di polemiche e perplessità riguardanti i ritardi con i quali sono state aperte le procedure di accredito soprattutto per gli autori, aggravati dalle note difficoltà logistiche degli alloggi rari e carissimi in città nei giorni della manifestazione. È normale che le critiche non manchino quando si prepara una manifestazione così importante e complessa, ma della questione si è occupata con un comunicato l’associazione MeFu che dal 2020 studia la situazione economica di coloro che creano fumetti e si occupa periodicamente di censire e di fare informazione su tematiche professionali e fiscali afferenti al «mestiere più bello del mondo». MeFu partecipa tra l’altro con l’IMT –Scuola Alti Studi Lucca e con Lucca Crea al progetto di indagine sulla filiera, vincitore del bando 2020 emanato dalla Direzione Generale di Creatività Contemporanea del MiC per la creazione di un Rapporto Filiera Fumetto in Italia. Da parte sua l’istituzione accademica di Lucca dal centro per l’analisi interdisciplinare delle immagini LYNX, svolge indagini e studi estensivi e multidisciplinari sull’impatto socio economico della fiera da quasi dieci anni.

Quello tra il mondo del fumetto e l’accademia è un dialogo acceso e ultimamente molto animato: nel dicembre 2021, durante quella che è stata annunciata come l’ultima edizione del festival bolognese BilBolBul (e a proposito di speranze, speriamo si tratti solo di una pausa) si è dedicato un convegno ai vent’anni del graphic novel in Italia. Da quella giornata di conversazione e approfondimento è nata una pubblicazione: si chiama Fare Spazio ed è uscito, con il supporto del già menzionato bando del MiC, dalla fucina di Hamelin, associazione che cura da sempre il festival di Bologna. Il libro ben curato, vario nella proposta, utile e interessante anche per i non addetti ai lavori, ospita interviste, interventi e contributi dei protagonisti di quell’occasione festiva e celebrativa che ben rendono lo stato dell’arte del graphic novel nel nostro paese. L’attrazione e l’attenzione per il linguaggio sequenziale non vengono più dal solo mercato, ma anche da chi si occupa di media, linguaggi, narrazione, dal mondo della ricerca. Chi ama i fumetti vive da anni in un lungo rinascimento per la ricchezza della proposta: l’offerta ha moltiplicato le proprie forme e i suoi obiettivi, la domanda si soddisfa in edicola come in libreria e, soprattutto, il fumetto occupa con la stessa disinvoltura le sale del museo e le aule universitarie. Dalla vecchia questione della dignità del fumetto, che scredita chiunque provi a riesumarla, si è finalmente passati a registrare, descrivere e studiare la versatilità e l’adeguatezza di un linguaggio che come e meglio di altri raccoglie e restituisce la complessità del reale e le possibilità infinite della fantasia. Per chi non fosse ancora convinto, basti questo piccolissimo assaggio delle novità dei graphic novel in anteprima a Lucca in questi giorni.

La casa editrice nasceva dalle mani di Igort una ventina d’anni fa; è stata (e rimane) al centro della festa del graphic novel e quest’anno porta in fiera titoli importantissimi. Impossibile non menzionare la versione italiana del mastodontico Building stories di Chris Ware, libro in scatola, uscito dieci anni per Pantheon Books, attesissimo con i suoi 14 elementi stampati e ripiegati, complete di diagrammi che guidano il lettore nella scansione delle storie, progettate per essere affrontate in qualsiasi ordine e contenute nei vari formati che vanno dal volume cartonato, al poster, dalla striscia al giornale tabloid fino al comic book. L’artista statunitense incontrerà il pubblico oggi alle 12 al Chiostro di San Giovanni con il giornalista Luca Valtorta e lo scrittore e traduttore Francesco Pacifico. Anche nella collana curata da Ratigher – che è stato direttore editoriale del marchio (dopo Igort e prima dell’attuale direttore Giovanni Ferrara )- compare un titolo statunitense e per certi versi altrettanto spiazzante: è 2120 di George Wylesol che indaga gli spazi liminali e i labirinti che si creano nei videogiochi e ci fa addentrare in un racconto suggestivo in prima persona, una storia a bivi dall’estetica da vecchio videogame. L’altra importante uscita in traduzione è la storia commovente rapporto tra una madre e una figlia nel difficile scenario delle favelas di Rio de Janeiro: Ascolta, bellissima Márcia è l’ultimo libro di Marcello Quintanilha, il più celebre e premiato tra i fumettisti brasiliani, che presenta il graphic novel vincitore il Premio come Miglior Libro ad Angoulême, introdotto da Marco Rizzo (31 ottobre ore 12).

Grande novità italiana è il rientro di Manuele Fior in Coconino, dopo la tappa passata a Oblomov, con Hyperion, del quale sappiamo che è ambientato a Berlino e che racconta la storia di una giovane coppia negli anni ’90 che si intreccia con la scoperta della tomba del faraone egiziano Tutankhamen, avvenuta un secolo fa.

Diretto, come dicevamo, da Igort, il marchio compie a Lucca 5 anni e porta in mostra notevolissimi adattamenti: fino al 1 novembre sarà allo stand di Oblomov, Paolo Bacilieri, milanese per vocazione, che ha disegnato la città meneghina con passione molte volte ma stavolta si misura con la versione a fumetti di un capolavoro tutto nostrano, quale è Venere privata, la prima indagine di Duca Lamberti, storico personaggio dei noir di Giorgio Scerbanenco. In anteprima anche la versione a fumetti di Io uccido in libreria per La Nave di Teseo: a vent’anni dalla sua uscita, il romanzo d’esordio nel thriller di Giorgio Faletti arriva in libreria nell’inedito adattamento a fumetti ad opera dello scrittore Andrea Cavalletto e del disegnatore David Ferracci, con i colori di Assia Ierardi, in dedica dal domani 30 ottobre al 1 novembre. Importante segnalare anche la riedizione di Cinquemila kilometri al secondo in veste cartonata e arricchita da una prefazione dello stesso Manuele Fior, che con questo libro vinse tra il 2010 e il 2011 i più importanti riconoscimenti della nona arte. Lo stesso Igort sarà impegnato nelle dediche di Quaderni Ucraini. Diario di un’invasione, il racconto in diretta dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, un reportage disegnato dalle testimonianze dei civili, registrate quotidianamente con decine di telefonate, che getta luce sulla vita sotto i bombardamenti e nelle città assediate.

Ha anche collane di saggistica (i mitici BookBlock) e di narrativa, ma a Lucca è d’obbligo presentare un nuovo fumetto e stavolta tocca a Danijel Zezelj, fedele alla casa torinese, che torna con un wordless graphic novel, una storia caratterizzata dal tema spirituale della comunione tra uomo e natura che conferma la potenza grafica ed evocativa del tratto inconfondibile dell’artista croato.

Porta in fiera lo spagnolo Paco Roca con l’importante ricorrenza dei quindici anni dall’uscita del suo celebre Rughe, il graphic novel che attraverso il racconto dell’Alzheimer pone questioni sull’importanza di memoria e del suo legame con l’identità; il libro torna in libreria con un’edizione arricchita dai contributi della scrittrice Michela Marzano e del giornalista Luca Raffaelli.

Porta in fiera una sfilza di nomi da capogiro quali Zerocalcare, Edo Brenes, Giacomo Bevilacqua, Yi Yang, Rachele Aragno, Daniel Cuello, Maicol & Mirco, Bertrand Gatignol, Alice Berti, Giulio Macaione, tutti rintracciabili nello spazio cucina di The BAO.

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