«Love Is a Mix Tape», gli struggenti ’90 secondo Rob Sheffield
Note sparse Il romanzo, edito da Nottetempo, racconta l'intreccio tra amore e morte sulla fine del secolo scorso
Note sparse Il romanzo, edito da Nottetempo, racconta l'intreccio tra amore e morte sulla fine del secolo scorso
Il cuore di tutta la musica, gli anni Novanta con tutti i limiti del caso, ma soprattutto con la grande nostalgia di anni che furono e resteranno di eterno passaggio, ma non per questo privi di momenti di grande e intensa innovazione. Anni per certi versi musicalmente, soprattutto in ambito rock, quasi post-romantici e dunque perfetti per raccontare l’amore secondo due giovani dell’epoca, Rob e Renée in un libro scritto da Rob Sheffield (il Rob della coppia) che mischia autobiografia a storia musicale, amore e anche, purtroppo, tragedia in Love Is a Mix Tape (Nottetempo, per la bella e ottima traduzione di Milena Sanfilippo).
DIFFICILE definire Love Is a Mix Tape perché non è un saggio e non è un romanzo ed è effettivamente etichettabile come una cronaca (come il nome della collana – cronache – che lo ospita) di un viaggio amoroso i cui capitoli sono fermati e testimoniati da una musicassetta, un mix tape come si usava fino all’avvento del digitale per puntellare i momenti più preziosi di un’esistenza. Un modo per suggellare ascolto e vita: così appiano le fotografie con i cartoncini «Side One» e «Side Two» e i titoli delle canzoni scritti a mano. Non si tratta solo di una nostalgia vintage, ma della sostanza dei giorni che unirono Rob e Renée e di una morte precoce, quella di Renée che lascia tutto confinato dentro quel tragico fine secolo nel 1997. Per ogni mix tape e quindi per ogni canzone la scusa è ricordare Renée, ma anche dare corpo ad un’idea musicale precisa, ad un racconto attento e accurato ad una pratica di ascolto oggi radicalmente mutata negli strumenti come nelle forme.
LA CURA che richiedeva produrre dei mix tape artigianalmente con le musicassette aveva infatti un’affinità con quello che rappresentava la musica di quegli anni. Una forma a tratti di leziosa malinconia che però si sostanziava in un gesto che era inequivocabilmente di grande e sincera cura e attenzione. Un’onestà musicale e di ascolto totalmente avvolgente e che Rob Sheffield sa ben descrivere e raccontare con un testo a tratti ironico (al punto da ricordare il ben più cinico protagonista della serie After Life di Ricky Gervais), a tratti struggente un’epoca che sembrava infinita e che si arrestò invece rapidamente, per Sheffield con la morte della moglie, per altri con il capodanno che portava al 2000 e poco dopo l’avvento della musica in streaming. Love Is a Mix Tape è un avvincente viaggio tra la musica, in particolare, dei R.E.M., dei Nirvana e di Prince.
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