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«Love Comics», Kazuo Kamimura in mostra

«Love Comics», Kazuo Kamimura in mostraUna pagina di "Love" di Kazuo Kamimura

Maboroshi A Ravenna la seconda edizione del Coconino Fest, tra gli eventi spicca quello dedicato al mangaka giapponese

Pubblicato più di un anno faEdizione del 23 giugno 2023

È stata inaugurata lo scorso quindici giugno al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, la seconda edizione del Coconino Fest, quest’anno intitolata Love Comics. Fra i vari eventi organizzati per l’occasione, spicca una mostra dedicata al mangaka e illustratore giapponese Kazuo Kamimura, autore purtroppo scomparso alla giovane età di quarantacinque anni nel 1986, ma che ultimamente, specialmente attraverso l’impegno del traduttore e curatore Paolo La Marca, sta venendo riscoperto e apprezzato anche nel nostro Paese attraverso pubblicazioni e traduzioni, ma anche eventi speciali.

Kamimura è noto al grande pubblico soprattutto per Shurayuki-hime (Lady Snowblood), manga sceneggiato da Kazuo Koike e adattato nel 1973 nell’omonimo lungometraggio di grande successo e divenuto negli anni a venire un vero e proprio cult, diretto da Toshiya Fujita ed interpretato dalla grande attrice Meiko Kaji. Ma sono molte le opere attraverso le quali Kamimura ha portato avanti la sua originale poetica, Una gru infreddolita, Storia di una geisha, o Golden Gai – Le notti di Tokyo, solo per citarne alcune di quelle disponibili in italiano. Una poetica e delle storie dove spesso sono le donne ad essere protagoniste, personaggi femminili rappresentati in tutta la loro complessità, melanconici, romantici ma allo stesso tempo forti, decisi e spietati. Il suo stile è stato definito da più parti come cinematografico, sia per il modo in cui strutturava le tavole che per lo stile dei disegni, e il mondo della settima arte è stato decisamente una forte influenza per Kamimura, sia come spettatore che come illustratore ed autore di poster. Il giapponese ha cominciato infatti la sua carriera nella prima metà degli anni sessanta come designer pubblicitario, prima di dedicarsi al fumetto a tempo pieno sul finire del decennio.
Il suo legame col cinema si manifesta anche attraverso le collaborazioni che ha portato avanti durante la sua breve ma intensa carriera, ha messo in immagini ad esempio storie scritte da Norifumi Suzuki, regista di film di genere noto soprattutto per la serie Torakku Yaro! e i film cosiddetti pinky violence. Ma ha anche collaborato con Sadao Nakajima, regista scomparso la scorsa settimana a 88 anni, con cui ha realizzato nel 1973 il manga Rabu (Love). Proprio su questo lavoro si concentra la mostra organizzata a Ravenna, sono infatti visibili nel museo ben cinquanta tavole originali del manga esposte per la prima volta al mondo, un’occasione più unica che rara per apprezzare il talento e l’originalità di uno dei più dotati artisti che la storia del fumetto giapponese abbia mai espresso.

Per celebrare i cinquant’anni dell’uscita originale sulla rivista giapponese «Comic&Comic» di Love e come complemento della mostra a Ravenna, il fumetto è stato appena pubblicato in versione monografica in italiano (Coconino Press, traduzione di Paolo La Marca).
Come intuibile dal titolo stesso Love è una lavoro che, prendendo spunto dal famoso passo del Simposio in cui Platone narra la nascita dell’uomo e della donna come esseri incompleti che si cercano l’un l’altro per completarsi, esplora l’amore in tutte le sue forme e variazioni, amore come tenerezza e passione, ma anche come sofferenza, tormento e vendetta. La protagonista del manga è Hijiriko, una ragazza che passa da un uomo all’altro nella speranza di trovare il vero amore e questo sembra avverarsi quando incontra il giovane Oikawa. Tra i due scoppia la passione, ma ben presto questo amore deraglia e si trasforma in qualcosa di diverso e distruttivo.

matteo.boscarol@gmail.com

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