L’ottimismo della ragione e la convenienza della solidarietà
Murale di Banksy
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L’ottimismo della ragione e la convenienza della solidarietà

Covid-19 La pandemia conferma l’irrazionalità di quanti nella classe dirigente sono abbarbicati alla visione liberista sistematicamente contraddetta dagli esiti rovinosi del mercato
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 aprile 2020
Ogni giorno contagiati e morti da coronavirus crescono nel mondo a migliaia e si avverte che i contabilizzati siano solo una (piccola?) parte degli effettivi. Generazioni che non conoscono tragedie come la guerra si abituano alla drammaticità dei bollettini sanitari. Viviamo un periodo nel quale la storia corre veloce lungo sentieri incogniti. Anche per superare la drammaticità del presente, si pensa al «dopo» e trova senso crescente analizzare gli «effetti collaterali» e prospettici del Covid-19 sulle relazioni economico-sociali, sulle loro interpretazioni e sulla percezione che ne ha l’opinione pubblica. ANZICHÉ nel pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà, la crisi spinge...
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