L’orrore senza fine delle testimonianze
Crimini Il tragico elenco dei bambini nativi nascosti e uccisi ha avuto come scenario, fin dagli anni Trenta, le scuole residenziali religiose canadesi
Crimini Il tragico elenco dei bambini nativi nascosti e uccisi ha avuto come scenario, fin dagli anni Trenta, le scuole residenziali religiose canadesi
La prima testimone oculare ad aver reso pubblico uno degli omicidi avvenuti all’interno delle scuole residenziali religiose canadesi è stata Harriett Nahanee, morta nel febbraio del 2007, dopo le ruvide attenzioni riservatele in un carcere di Vancouver. Poi è toccato a Nora Bernard, la prima nativa in Canada a denunciare pubblicamente la Chiesa cattolica. La Bernard venne assassinata nel dicembre del 2007, proprio alla vigilia del riconoscimento ufficiale del genocidio nelle scuole residenziali.
Quindi è stata la volta di William Combes, testimone oculare del rapimento di dieci bambini dalla scuola residenziale indiana di Kamloops, avvenuto il 10 ottobre 1964, durante la visita reale della Regina Elisabetta e del principe Filippo. Combes morì misteriosamente dopo aver subito un’iniezione nell’ospedale cattolico St. Paul’s di Vancouver, il 26 febbraio 2011.
Johnny Bingo Dawson, un altro testimone degli orrori nelle scuole residenziali anglicane, nonché leader delle proteste contro i crimini avvenuti, dopo essere stato prima minacciato e poi aggredito dalla polizia, è morto a Vancouver per le ferite causate dal brutale pestaggio, il 9 dicembre 2009. La causa ufficiale della morte è stata per avvelenamento da alcool, nonostante l’assenza di alcool nel suo sangue. In seguito, anche Ricky Lavallie, il testimone oculare del pestaggio di Bingo da parte di tre poliziotti, morì il 3 gennaio 2012 per un colpo al petto.
Nell’elenco dei crimini che segue, si citano molti nomi, sia delle vittime che dei carnefici, oltre a date e luoghi dove questi sono avvenuti. Ma tali crimini andrebbero moltiplicati per le decine di migliaia di bambini nativi scomparsi o che mancano all’appello, tra i 150mila che sono stati brutalmente sottratti alle famiglie e internati nei lager istituzionali gestiti dal personale religioso; bambini che spesso venivano venduti come cavie da laboratorio a istituti per la ricerca medica e a strutture militari che necessitavano di corpi da martoriare con gli esperimenti più crudeli, tutti protetti dalla certezza dell’impunità.
Il 5 gennaio 1938 l’undicenne Albert Gray, per aver preso senza permesso una prugna da un barattolo, venne pestato a morte dal reverendo Alfred Caldwell, preside della United Church of Canada. Il corpo del bambino fu sepolto in segreto dietro la scuola indiana Ahousat, ma Alfred Caldwell non è mai stato indagato. Il 24 dicembre 1946, sempre lo stesso Caldwell, prese violentemente a calci, fino a causarne la morte, la quattordicenne Maisie Shaw, nella scuola residenziale Alberni della United Church, come testimoniato da Harriett Nahanee, ma il Rcmp (Royal Canadian Mounted Police) insabbiò l’omicidio.
Diciotto ragazzini Mohawk, tutti sotto i sedici anni, vennero uccisi dai soldati canadesi fuori Brantford, Ontario, nell’estate del 1943, come testimoniato da Rufus McNaughton. I loro corpi furono sepolti in segreto in una fossa comune.
Un neonato cree venne bruciato vivo da un sacerdote della scuola cattolica indiana Muscowegan, vicino Regina, nel maggio del 1944, come testimoniato da Irene Favel. Quel prete naturalmente non è mai stato accusato.
Albert Baptiste, di 9 anni, morì nel Natale del 1951 per le scosse elettriche causate da un pungolo per il bestiame maneggiato da un sacerdote cattolico, nella scuola residenziale Mission.
Vicky Stewart, un bambino di 9 anni della nazione Tsimshian, venne ucciso nella scuola residenziale della Chiesa Unita a Edmonton, il 9 aprile 1958, dalla direttrice della scuola Ann Knizky, che lo colpì con violenza sulla testa. Il RCMP si rifiutò di sporgere denuncia contro la Knizky, minacciando di incriminare e arrestare i famigliari di Vicky se avessero insistito con la denuncia.
David Sepass aveva 8 anni quando fu buttato giù dalle scale e lasciato morire da un prete della scuola cattolica di Kuper Island, all’inizio del 1958.
Susan Ball, di soli 5 anni, morì di fame chiusa in un armadio, nella scuola residenziale United Church di Edmonton, durante l’inverno del 1959. Quella punizione atroce le fu riservata da un’educatrice, perché Susan si era permessa di parlare la propria lingua nativa.
Il 3 aprile 1964 Richard Thomas venne sodomizzato e poi strangolato a morte dal prete cattolico Terence McNamara, nella scuola indiana di Kuper Island. Richard fu sepolto in segreto in un frutteto a sud della scuola, mentre Terence McNamara, che è ancora vivo, non è mai stato accusato.
Elaine Dick, una bimba di 6 anni, venne presa a calci fino alla morte da una suora, nell’aprile del 1964, nella scuola indiana Squamish di Vancouver. Come al solito il Rcmp si rifiutò di sporgere denuncia su richiesta della famiglia.
Il quattordicenne Nancy Joe morì a causa di un test sperimentale effettuato da medici militari all’ospedale indiano di Nanaimo, nella primavera del 1967.
Il 5 dicembre 1969 Margaret Sepass fu violentata e poi picchiata a morte da un prete anglicano di nome John Warner, nella scuola indiana di St. Michael ad Alert Bay, Columbia Britannica. Margaret aveva 9 anni. Il suo luogo di sepoltura è sconosciuto e John Warner non è mai stato accusato.
Nel febbraio del 1971, Daniel Kangetok, un bambino di 4 anni, venne infettato con un virus, come parte di un programma sperimentale del Defense Research Board, finanziato dall’esercito canadese. Il bambino fu lasciato morire nella scuola residenziale anglicana Carcross, nello Yukon.
L’adolescente Lorraine White fu vittima di uno stupro di gruppo da parte del personale della scuola residenziale della Chiesa Unita e lasciata morire, a Port Alberni, nell’ estate del 1971.
Pauline Frank, di 8 anni, morì a causa delle sperimentazioni mediche eseguite dai ricercatori dell’esercito canadese, sempre all’Ospedale Indiano di Nanaimo, nel marzo del 1972. Il suo corpo fu sepolto in segreto nei terreni dell’ospedale, che è ancora proprietà militare riservata.
Molti testimoni oculari, soprattutto quelli più impegnati a denunciare i crimini commessi negli istituti religiosi, sono deceduti in circostanze strane e improvvise. Solo tra il 2010 e il 2012 sono venuti a mancare il capo Louis Daniels, l’anziano Phillip Ryan, Johnny Bingo Dawson, William Combes, Harry Wilson e Ricky Lavallie. Prima delle loro ci sono state morti altrettanto strane e improvvise di altri testimoni come Archie Frank, Willie Sport, Joe Sylvester, Virginia Baptiste, Nora Bernard e Harriet Nahanee. Questi testimoni indigeni sono stati determinanti nel denunciare chiese e governo canadese per i loro crimini contro l’umanità, ma tutti loro hanno pagato il prezzo più alto per averlo fatto.
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