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L’ologramma di Grillo parla agli attivisti

L’ologramma di Grillo parla agli attivisti

5 Stelle Attacchi a Mattarella e parlamento

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 2 gennaio 2016

Il «presidente della Repubblica è un ologramma dell’ologramma». Contro-messaggio di capodanno firmato Beppe Grillo. Anche quest’anno il leader del Movimento 5 stelle non ha resistito alla voglia di parlare ai suoi attivisti con un messaggio che avrebbe dovuto essere il controcanto alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Sono l’ologramma di Beppe Grillo ed è un ologramma il Paese, il governo, il Parlamento» anche il «presidente della Repubblica, un ologramma dell’ologramma», ha esordito il comico dal suo blog dove ha lanciato anche l’hashtag #ioGuardoPeppe.

«Ma vi siete resi conto di che Paese abbiamo? Ci sono deputati e senatori che non esistono. Abbiamo leggi popolari, referendum: sono tutti ologrammi», ha poi proseguito Grillo prendendo di mira anche alcuni esponenti politici. «Vi sembra possibile che esiste gente come Gasparri. Vi sembra normale che Salvini sia un leader e Brunetta un esponente del parlamento italiano. Sono – dice – ologrammi venuti male».

Nessun dato circa gli ascolti registrati dal comico genovese nella sua performance di fine anno (che a quanto pare ripeterà anche nello spettacolo che prenderà il via quest’anno), ma il contro-messaggio è sembrato meno brillante rispetto al precedente e non privo di qualche errore. Come quando, parlando dell’Italia come di un paese «privo di identità», inciampa sulla Libia. «In Italia siamo in crisi di identità», dice. «Chi non lo sa finisce sempre nei guai. Chi si allea con noi, in realtà si allea con l’ologramma e infatti finisce sempre che cambiamo alleanza in corsa, come nella prima e seconda guerra mondiale, o rinneghiamo un trattato di pace bombardando la Libia come è avvenuto con Gheddafi». Il trattato a cui Grillo fa riferimento è quello di amicizia siglato nel 2008 dal governo Berlusconi con Gheddafi, e non era di pace ma serviva soprattutto a fermare i migranti diretti in Italia.

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