Lavoro

Logistica, nuovo accordo: «La lotta di classe paga»

Logistica, nuovo accordo: «La lotta di classe paga»

Il caso Firmato da Si cobas e Adl cobas un importante accordo nazionale con Fedit in rappresentanza di BRT, GLS e SDA. La storia delle conquiste in un settore dove la forza lavoro è disponibile all'organizzazione e al conflitto

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 luglio 2022

I sindacati Si Cobas e Adl Cobas hanno sottoscritto a Bologna un accordo aziendale integrativo migliorativo con la Federazione Italiana Trasportatori (Fedit) a beneficio dei lavoratori impiegati come facchini in aziende come Brt, Gls e Sda. Si tratta di un miglioramento delle condizioni di impiego previste dal contratto nazionale ed è previsto un sistema di esodi incentivati con importi fino a 30 mila euro per chi, dopo 15-20 anni di lavoro, ha voglia di cambiare lavoro o vita; un sistema di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici dagli effetti del riconoscimento dell’inidoneità ed un contenimento del lavoro somministrato. È stato concordato un significativo ampliamento della copertura assicurativa per i rischi connessi all’attività lavorativa, anche se i dettagli sono ancora in corso di definizione. «La vertenza con Fedit e i corrieri Brt, Gls e Sda, sebbene oggi registri un significativo passo in avanti non è chiusa, non è chiusa – hanno commentato i sindacati – Aanche perché resta aperto il nodo degli aumenti contrattuali che possano quantomeno garantire il potere d’acquisto eroso a seguito del veloce aumento del costo della vita».

L’accordo è un altro risultato della lotta di classe nella logistica . In questo frangente i sindacati di base sono riusciti a ottenere una serie di conquiste che hanno migliorato sensibilmente le condizioni di vita e di lavoro di una forza lavoro transnazionale, disponibile all’organizzazione e al conflitto. Dal 2016, grazie ad altri accordi, sono state migliorate le condizioni previste dal contratto nazionale delle spedizioni, trasporto merci e logistica. Tra le grandi conquiste c’è stata l’eliminazione della figura del socio lavoratore e la possibilità di instaurare unicamente rapporti di lavoro subordinato; la garanzia della piena retribuzione dell’orario contrattuale dove vigeva il principio del lavoro a chiamata; il riconoscimento di 13sima, 14sima, infortunio e malattia; l’introduzione della clausola sociale in caso di cambio di appalto; l’introduzione di un ticket restaurant che oggi è arrivato quasi ovunque a 8 euro al giorno ; l’introduzione di passaggi automatici di livello: dal 6° J al 6°S dopo 9 mesi (da CCNL si passava dopo 30 mesi). Questi, e altri risultati, hanno cambiato da allora il volto del settore.

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