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Locarno 67, Roman Polanski non va al festival

Locarno 67, Roman Polanski non va al festivalRoman Polanski

Cinema Dopo le polemiche scatenate da alcuni politici elvetici, il cineasta rinuncia alla lezione prevista per ferragosto. L'amarezza di Carlo Chatrian, il direttore artistico

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 13 agosto 2014

Roman Polanski – dopo le polemiche dei giorni scorsi – rinuncia alla presenza al Festival del film di Locarno. «Cari amici – si legge in un comunicato inviato agli organizzatori – mi dispiace dovervi comunicare che dopo aver constatato che la mia apparizione al festival avrebbe potuto provocare tensioni e controversie da parte di persone contrarie alla mia presenza, ma di cui rispetto le opinioni, ho deciso a malincuore di rinunciare a parteciparvi.

Carlo Chatrian, il direttore artistico, commenta la notizia in un video sul sito del festival: «La decisione di Roman Polanski di rinunciare al mio invito mi rattrista profondamente. Sono triste perché quell’idea di festival come luogo di incontro e discussione subisce oggi un duro contraccolpo». «Ho il massimo rispetto per la libertà di espressione di ognuno e mi sono dato l’obbligo di ascoltare ogni critica con la giusta attenzione. Ritengo però – sottolinea – che questa volta alcune posizioni abbiano passato il limite e attraverso la violenza verbale e la manipolazione della realtà siano diventate un inaccettabile attacco alla dignità della persona».

«Capisco e rispetto la decisione di Roman Polanski e spero davvero che questa mancata occasione di accrescimento non suoni come una vittoria di chi vuole imbrigliare il festival ma diventi una piattaforma per rilanciarlo come spazio di libertà e luogo di accoglienza». Polanski, cui il festival voleva consegnare un riconoscimento speciale, il 15 agosto avrebbe dovuto tenere una lezione di cinema per i giovani cineasti della Locarno Summer Academy e tutto il pubblico di Locarno. La sera precedente era invece atteso in piazza Grande per introdurre la proiezione di «Venere in pelliccia». A scatenare le polemiche di alcuni politici elvetici, l’accusa di stupro su una tredicenne avvenuto a Hollywood nel 1977.

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