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Lo sport riapre al pubblico, si parte con tennis e calcio

Lo sport riapre al pubblico, si parte con tennis e calcioMatteo Berettini agli Internazionali di Roma – LaPresse

La decisione del Comitato tecnico scientifico Dopo settimane di sollecitazioni la deroga è arrivata: fino a mille spettatori per le manifestazioni all’aperto

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 19 settembre 2020

Il primo passo verso la normalità. Il governo si è deciso: a partire dalle semifinali degli Internazionali d’Italia di tennis in corso a Roma ci sarà il ritorno del pubblico sugli spalti. Fino a mille spettatori per le manifestazioni sportive all’aperto: la deroga è arrivata, dopo settimane di sollecitazioni delle istituzioni dello sport e addetti ai lavori – da parte del comitato tecnico scientifico dopo la recente riunione in cui è stato ascoltato il parere del capo dipartimento per lo sport. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, si era impegnato prima dell’estate per una riapertura di eventi sportivi al pubblico e nei giorni precedenti al via del torneo al Foro Italico c’è stata anche polemica tra la federtennis (Fit) e la Regione Lazio sul tifo negato sulle tribune. Per il tennis in realtà è solo un anticipo: al Roland Garros, che partirà a Parigi lunedì 21, ci saranno 11.500 spettatori al giorno, suddivisi in tre stadi.

Dunque, si riparte. Ma come selezionare i tifosi? Agli Internazionali d’Italia si darà spazio a chi aveva già acquistato un biglietto: i primi a prenotarsi online saranno i fortunati per ammirare i migliori del torneo, tra domenica e lunedì. Per gli altri, un super-voucher.

La riapertura del governo ha avuto effetti immediati sulla Serie A, al via oggi. Un’ordinanza della Regione Emilia-Romagna ha stabilito che potranno esserci massimo mille spettatori per Parma-Napoli (domani ore 12,30) e per Sassuolo-Cagliari, sempre domani alle 18, a Reggio Emilia. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha stabilito che il tifo in tribuna, fino a oltre 13 mila persone, sarà garantito anche per il Gp di F1 di San Marino, a Imola nel weekend 31 ottobre-1 novembre. La condizione è che gli organizzatori presentino un piano per la sicurezza che garantisca l’applicazione di determinate misure anti-Covid, dal distanziamento e l’uso obbligatorio della mascherina agli accessi controllati, dalla sanificazione ai controlli fuori dalla struttura.

Nelle scorse settimane – sempre su disposizione della Regione Emilia-Romagna – c’è stata presenza sugli spalti per le due gare di MotoGp a Misano e per la finale di Supercoppa di basket a Bologna. E con il pubblico alle due gare di campionato che si giocano in Emilia ora l’attenzione ovviamente si riversa sulla Serie A. Uniformare la decisione su tutti i campi, in base alla capienza? Il tema del ritorno del pubblico è sul tavolo da settimane. Federcalcio e Serie A hanno sottoposto un dossier a governo e Cts per la riapertura, con data fissata a metà ottobre, tra mascherine trasparenti, accesso allo stadio scaglionato, contingentato, spettatori a una distanza di almeno due metri. E’ probabile che nel frattempo saranno le società a decidere se aprire o meno una fetta di stadio al pubblico, valutandone anche la sostenibilità economica, tra costi per sanificazione, controlli e tamponi.

Una prova generale sarà la finale della Supercoppa Europea tra Bayern Monaco e Siviglia, il 24 settembre, davanti a poco più di 20 mila spettatori alla Puskas Arena di Budapest. In altri Paesi si gioca già a porte aperte: nel campionato francese (Ligue 1) si sta rispettando il tetto di cinquemila presenze, in Germania invece pubblico su tutti i campi, con capienza ridotta. Mentre prende tempo la Premier League, per il rischio lockdown che potrebbe riguardare anche Londra.

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