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Lo spaesamento di Mira a Tuttestorie

Lo spaesamento di Mira a TuttestorieTavola da «Mira 3», edito da Sinnos

Young Ospite al festival di Cagliari Tuttestorie, la coppia Sabine Lemire e Rasmus Bregnhøi racconta il nuovo capitolo dedicato al personaggio della bambina danese a fumetti

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 7 ottobre 2023

Quel periodo di mezzo in cui la vita pretende di farti abbandonare l’infanzia per entrare nel limbo che precede le responsabilità adulte è un bilico emotivo che ha come caratteristica la vertigine: tutto gira e, spesso, in modo storto. Sicuramente la deve pensare così Mira, la bambina (non più tale, per la verità) cui la coppia danese Sabine Lemire e Rasmus Bregnhøi ha dato cittadinanza in una serie di graphic novel di successo (il primo loro libro è stato appena ristampato e in Danimarca la serie ha vinto il prestigioso Søren Gyldendal Prize con la motivazione che «insieme, descrivono il viaggio difficile, ma emozionante, da bambina ad adolescente con grande intuizione psicologica, amore e umorismo»).

Mira 3 che, come per le altre sue avventure, conosciamo in Italia grazie a Sinnos (trad. di Claudia Valeria Letizia e Eva Valvo, pp. 96, euro 14) questa volta è alle prese con i dubbi sulla sua famiglia allargata e cerca di indagare sul passato della madre, fra sconforti, scoperte eccitanti e rabbie esplosive. La domanda torturante: quel papà così desiderato, che la porta con sé nella nuova casa e nuova moglie e fratello, mescolando affetti e quotidianità, sarà quello vero? O lei gli è stata attribuita per errore?
Gli autori saranno ospiti al festival di Cagliari Tuttestorie (un evento in collaborazione con Danish Arts Foundation), nelle scuole e all’Exma oggi, alle 18,30, per presentare in anteprima il libro che uscirà il 12 ottobre.

La personalità di Mira è forse il risultato di qualche incontro avvenuto nella realtà?

È il frutto di caratteri di molte ragazzine e ragazzini. Fin dall’iniziato abbiamo fatto agire Mira come se fosse qualcuno di esistente e anche adesso pensiamo a lei come fosse vera. Le sue sensazioni, le sue emozioni, e anche alcune delle sue avventure, sono le stesse che abbiamo vissuto entrambi nella nostra infanzia.

Nel corso della serie, Mira è mutata? Avete capito qualcosa in più di lei o vi siete concentrati su punti particolari?

Assolutamente sì. In Danimarca è appena uscito l’ottavo volume della serie ed entrambi possiamo affermare di conoscere ormai Mira piuttosto bene. Ma nel primo libro abbiamo dovuto capire effettivamente chi fosse. Ora è come se lei decidesse da sola: trova il comportamento giusto e sa cosa fare. Di sicuro, sapevamo fin da quando abbiamo iniziato che Mira sarebbe stata una ragazza forte e creativa. La sua forza sta nella sua personalità: è brava a difendere se stessa ma anche, e soprattutto, gli altri.

Mira non elude questioni spinose. Tristezza, divorzio dei genitori, vita difficile in due famiglie e due case…

Per noi è importante che ognuno possa riflettere, oltre che su se stesso e sui propri sentimenti, pure sugli altri e sulle loro, di emozioni. In questo modo nessuno si potrà mai sentire davvero solo. I libri e le avventure di Mira non sono incentrate sul fatto che lei sia figlia di genitori separati o su tematiche di tipo «sociale». È semplicemente il background di tutta la vicenda, uno sfondo, che fa sì che parlare di certi argomenti risulti più leggero (sia per il lettore che per noi stessi ).

Oggi gli adolescenti sono una generazione digitale. Cosa può stimolarli a tenere un libro tra le mani?

Ovviamente bellissimi disegni e buoni libri possono senz’altro aiutare. Storie di qualità non temono mai il confronto con le tecnologie.

Il Nord Europa ha una lunga e felice tradizione nel campo della letteratura per l’infanzia. Avete dei numi tutelari?

Certo. Astrid Lindgren, Tove Jansson, l’autrice dei fantastici Mumin, Ole Lund Kierkegaard, Ulf Löfgreen e lo scrittore e illustratore Jan Lööf. Da piccoli, a nostra volta, leggevamo La storia infinita di Michael Ende, Carl Barks e il ciclo di storie di Zio Paperone, tutti i fumetti con Paperino, Cocco Bill di Jacovitti e, ovviamente, il Tintin di Hergé.

Come è avvenuta la scelta professionale: Sabine scrittrice e Rasmus fumettista?

Sabine: Ho cominciato a lavorare nella moda, ma mi sono accorta presto che i vestiti non mi interessavano granché e che dietro le varie collezioni non c’erano chissà quali storie. Con questa prospettiva, per arrivare alla scrittura e alla costruzione di personaggi non ci è voluto molto.

Rasmus: Io invece ho sempre disegnato ed è stato naturale per me diventare un illustratore. Fin da bambino sapevo cosa avrei voluto fare da grande. Ed è proprio quello che ho fatto!

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Il festival sardo: Tuttestorie 2023

Il tema del 18° festival Tuttestorie, letteratura per ragazzi quest’anno è Chi c’è c’è, racconti, visioni e libri di famiglie. L’intenso programma – che va in tour da Cagliari fino a Carbonia, Decimomannu, Decimoputzu, Elmas, Gonnesa, Isili, Lanusei, Monserrato, Monastir, Quartu Sant’Elena, Siliqua, Ussana, Vallermosa, Villanovaforru, Villasor, Villaspeciosa – vede il coinvolgimento dei Sistemi bibliotecari Interurbani del Sulcis, Sarcidano-Barbagia di Seulo e Bibliomedia.


L’edizione in corso esplora le variabili geometrie familiari, con una dedica speciale alla fotografa Daniela Zedda, scomparsa nel maggio scorso, sguardo e amica del festival da sempre, presente con la mostra/gioco A facc’e pari, una selezione di trenta ritratti di ospiti di precedenti appuntamenti.

Più di 370 gli appuntamenti: incontri, laboratori, performance, installazioni, per un progetto, curato dalla Libreria per Ragazzi Tuttestorie, con la direzione artistica di Manuela Fiori e la consulenza di idee e testi di Bruno Tognolini, che ha come perno il Centro culturale Exma di Cagliari (animato da un’equipe di 130 volontari), con incursioni nelle scuole e nelle biblioteche dei comuni della rete, comprese la Mediateca del Mediterraneo e la Biblioteca comunale di Is Mirrionis. Il programma rivolto alle classi coinvolge 11.300 studenti già prenotati (dall’infanzia alla secondaria di 1° grado), 580 classi provenienti da 92 comuni dell’isola e 1.100 insegnanti.

Famiglie dunque: le nostre umane nella loro pluralità multiforme, ma anche quelle animali, botaniche e quelle dei non viventi. Famiglie di parole, pattern, colori, caratteri tipografici, stelle e pianeti, fin giù alle famiglie di storie. Per la prima volta in Sardegna ci sarà Kitty Crowther, autrice e illustratrice che l’8 ottobre proporrà il laboratorio Cani, insetti e boschi (Info: www.tuttestorie.it).

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