In L’identità culturale non esiste (Einaudi, pp.87, euro 12) il filosofo e sinologo François Jullien ci sprona a inquadrare le reali condizioni di possibilità del dialogo interculturale operando un deciso spostamento concettuale: dalla nozione di identità che conduce a una sterile contrapposizione, a quello di scarto che invece attiva una tensione feconda tra le culture permettendo di coglierne le rispettive risorse conoscitive. Se la difesa dei valori favorisce un atteggiamento rivendicativo, le risorse non appartengono a nessuno di diritto, non possono essere esaltate o predicate. O decidiamo di servircene, o le ignoriamo abbandonandole a loro stesse. Come va intesa oggi,...