Da sabato 8 fino all’8 gennaio 2023 si terrà presso il Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa una mostra dedicata alla necropoli di Megara Hyblaea. Situata a 20 km a nord di Siracusa, rappresenta un riferimento fondamentale nella storia e nell’archeologia della Sicilia greca, anche se sconosciuta al grande pubblico.

Fondata nell’VIII sec. a.C. da coloni di Megara in Grecia – e lei stessa all’origine della fondazione di Selinunte nel 628 a.C. aC, la città di Megara Hyblaea ebbe una breve esistenza. Fu svuotata nel 483 a.C. dal tiranno Gelone di Siracusa, e solo in parte in seguito rioccupata.

Particolarmente ben conservata, è stata oggetto di importanti ricerche archeologiche per 150 anni. Negli anni Cinquanta e Sessanta, la rapida industrializzazione della costa orientale della Sicilia ha rischiato di distruggere quel che restava di Megara. Fu salvata grazie all’impegno profuso dal soprintendente Luigi Bernabò Brea.

La mostra al Museo di Siracusa ripercorre la storia e gli esiti degli scavi che furono effettuati su sua iniziativa dall’Ecole française de Rome nella necropoli meridionale negli anni 1950 e 1970, in previsione del progetto di realizzazione di insediamenti industriali nella zona. È stato uno dei primi grandi scavi di salvataggio nella regione, che ha portato alla luce più di 700 tombe. 

La rassegna, curata da Reine-Marie Bérard (direttrice della missione archeologica francese a Megara Hyblaea) e Anita Crispino (archeologa), illustra la lunga e fruttuosa collaborazione tra il Museo archeologico regionale Paolo Orsi, la missione archeologica francese a Megara Hyblaea, il Parco archeologico di Leontinoi e Megara Hyblaea.
Presenta in sette sezioni tutti gli aspetti delle pratiche funerarie della città greca arcaica attraverso numerosi oggetti esposti al pubblico per la prima volta. 

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Orari: dal martedi al sabato 9-18.  Ingresso gratuito