La narrativa contemporanea ambientata anche soltanto pochi anni prima dell’avvento del web 2.0, negli anni ottanta e novanta del Novecento, rischia di usufruire a posteriori – soprattutto se la trama è imperniata su alcune caratteristiche del «vecchio mondo» (una maggiore lentezza e difficoltà delle ricerche scolastiche e accademiche, per esempio) – di una curiosa allure, che si direbbe guardare al romanzo storico: l’effetto è già stato sfruttato dagli algoritmi dei produttori di contenuti in streaming per accattivarsi quella parte di pubblico che si ritiene più sensibile alle nostalgie dell’«interregno» tecnologico. Nata nel 1983, la scrittrice americana Liz Moore appartiene –...