Tra i tanti effetti prodotti dalla pandemia è stato segnalato anche l’aumento significativo delle vendite dei sostituti del pane (cracker, pancarré, piadine, crostini, ecc.) e del pane di produzione industriale. Certo, nei mesi caratterizzati da difficoltà di circolazione e di diffidenza per i luoghi affollati, i prodotti che si conservano a lungo e senza problemi sono stati ovviamente preferiti. Tuttavia nella spiegazione di questo fenomeno la pandemia c’entra fino a un certo punto, avendo semplicemente accentuato una tendenza evidente da anni. Un vero peccato, prima di tutto dal punto di vista della salute. È inutile girarci intorno: confrontati con il pane tradizionale di buona qualità (meglio se...