L’immaginazione poetica del Medioevo liberato di Dronke
Il medievista Peter Dronke; sotto, regina con quattro donne intente a suonare strumenti musicali, da un manoscritto del De claris mulieribus di Boccaccio, Londra , British Library
Alias Domenica

L’immaginazione poetica del Medioevo liberato di Dronke

Medievisti Nato a Colonia e naturalizzato inglese, Peter Dronke (1934-2020) «superò» Curtius puntando al decentramento delle matrici culturali, all’individualità della lirica, al nesso concetto-immagine
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 maggio 2020
L’imperturbabile libertà dello sguardo di Peter Dronke, ultimo grande maestro di una medioevistica totale scomparso lo scorso 19 aprile, ha un singolare carattere estetico. La poesia, oggetto sostanziale dei suoi libri, è resa sempre attraverso l’autonomia del momento estetico. Il puro piacere dell’intuizione poetica, irrelata ad altro che non sia la propria luce, è il fuoco centrale del suo Medioevo, non artificiosamente spogliato, ma intelligentemente alleggerito degli strati più superficiali e omologanti delle sue armature ideologiche. La poesia latina del IX secolo rivela attraverso la pagina di Dronke (Riuso di forme e immagini antiche nella poesia,1999, ora in Forms and...
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