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Lieberman, un «falco» in Italia

Lieberman, un «falco» in ItaliaAvigdor Liberman – Reuters

Italia-Israele Il ministro degli Esteri di Tel Aviv in visita. Mogherini: «Pronti a contribuire alla pace»

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 15 ottobre 2014

«È indispensabile far ripartire il processo di pace e arrivare in tempi brevi alla nascita di uno Stato palestinese, con garanzie di sicurezza per Israele. Su questo l’Italia è pronta a dare il proprio contributo». Lo ha detto la ministra degli Esteri Federica Mogherini al collega israeliano Avigor Lieberman nel corso di un incontro alla Farnesina, a proposito del rilancio del processo di pace in Medio Oriente, svoltosi ieri. «La comunità internazionale – ha ricordato la titolare della Farnesina – si è impegnata domenica al Cairo per la ricostruzione di Gaza, ma solo il successo dei negoziati potrà far sì che la stabilizzazione sia definitiva e si possa scongiurare il rischio di nuove crisi».

La ministra degli Esteri italiana non ha fatto alcun accenno al riconoscimento dello Stato palestinese, effettuato da Svezia e Gran Bretagna, concentrandosi solo su aspetti relativi alla «pace», dopo la guerra israeliana a Gaza di «Margine Protettivo». Ma dopo Londra, ieri si è mossa anche Parigi: la Francia «riconoscerà la Palestina quando sarà venuto il momento», ha annunciato cauto Laurent Fabius chiarendo però che la decisione deve essere «utile alla pace» e «non solo simbolica». A mettere in guardia Israele ci ha pensato anche l’ex ambasciatore negli Usa Michael Oren: «Faremmo bene a non sottovalutare la mossa inglese che è ben più importante di quella svedese», ha detto a Ynet ricordando a questo proposito che la Gran Bretagna siede nel Consiglio di sicurezza dell’Onu.

La decisione della Camera dei Comuni della Gran Bretagna di riconoscere lo stato della Palestina «può essere un buon esempio per gli altri Stati che esitano ancora». Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, a margine della presentazione di un suo libro a Roma. «È inutile negare, resistere, la Palestina è un popolo come tutti gli altri». Ha diritto di vivere in pace, avere una patria, una capitale. Non chiedono nessun privilegio.

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