Internazionale

Libia, raid anti-Is, 9 morti. Bomba contro ambasciata spagnola

Derna continua ad essere dilaniata dall’occupazione dei jihadisti dello Stato islamico (Is). Ieri alcune milizie locali e cittadini comuni si sono scontrati con gli islamisti radicali che controllano il centro […]

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 22 aprile 2015

Derna continua ad essere dilaniata dall’occupazione dei jihadisti dello Stato islamico (Is). Ieri alcune milizie locali e cittadini comuni si sono scontrati con gli islamisti radicali che controllano il centro urbano. Secondo le ricostruzioni della stampa locale, l’aviazione filo-Haftar sarebbe intervenuta bombardando il quartiere occidentale di Shisha. Nove sarebbero le vittime tra i jihadisti. Gli scontri avrebbero avuto inizio quando i jihadisti di Is hanno cercato di attaccare abitazioni di una famiglia alla ricerca di un uomo accusato di coinvolgimento in un omicidio.

Poche ore prima i militanti di Is hanno rivendicato un attacco dinamitardo contro l’ambasciata spagnola a Tripoli. Tutte le rappresentanze diplomatiche sono state abbandonate ormai da mesi. Anche l’ambasciata italiana, l’ultima ad avere personale diplomatico tra le rappresentanze occidentali, ha lasciato la Libia in seguito all’avanzata dei jihadisti lo scorso febbraio. Anche le sedi diplomatiche marocchina e coreana erano state prese di mira da attacchi terroristici nei giorni scorsi. Proprio l’attacco kamikaze all’hotel Corinthia, sede per settimane di serrati colloqui con la mediazione delle Nazioni unite del gennaio scorso, aveva messo la pietra sul negoziato tra fazioni libiche. L’esplosione all’ambasciata spagnola, che si trova nel quartiere Ben Ashour. Non ha provocato vittime. Madrid ha fatto sapere però che ingenti sono i danni all’edificio e al quartiere limitrofo.

Mentre il paese è fuori controllo e proliferano i contrabbandieri che fanno affari sulla disperazione dei migranti, il parlamento pro-Haftar a Tobruk ha convocato il capo delle forze armate ed ex agente Cia per chiedere maggiori spiegazioni sui recenti raid che hanno colpito la capitale libica. Nonostante i militari pro-Haftar si siano impegnati a rispettare il cessate il fuoco, durante i round negoziali che si svolgono in Marocco con la mediazione delle Nazioni unite, l’aviazione ha più volte bombardato l’aeroporto e le zone intorno a Tripoli, in violazione degli accordi.

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