«Interventi mirati per distruggere il racket criminale» dei contrabbandieri di uomini. Il premier italiano, Matteo Renzi è venuto allo scoperto sulla Libia: per lui i morti del Mediterraneo valgono forse una nuova guerra, anche se diversa dagli attacchi della Nato del 2011. Aveva già sussurrato le sue intenzioni interventiste al presidente degli Usa Obama nella sua visita della scorsa settimana a Washington. In quel caso, Obama ha fatto orecchie da mercante, escludendo l’uso di droni in Libia. Il presidente degli Stati uniti ha invece puntato il dito contro il coinvolgimento dei paesi del Golfo nel conflitto che alimenta senza fine...