Di non semplice lettura, inquadrare i primi dieci anni di vita discografica per l’artista calabra significa mettere mano ad album e progetti dove le carte inevitabilmente si mescolano. Anche perché tenere a freno curiosità – e ambizioni – di chi come Loredana ha praticamente sperimentato ogni tipo di gavetta, dai musicarelli agli show tv con Rita Pavone, i provini con l’amico Renato Zero e la sorella Mia Martini, il musical Hair (1970) e l’opera rock Orfeo 9 (1973) di Tito Schipa Jr, era francamente arduo. Attraverso un minuzioso lavoro di archiviazione, con ricerche e note inserite in un libretto di 60 pagine corredato di foto inedite, manoscritti usati durante le fasi di registrazione, interviste d’epoca, memorabilia e quant’altro, è stata portata a termine dai tipi della Nar che pubblica l’11 novembre – con distribuzione Warner Music Italy – l’operazione Reloaded 1974-1983.

SI TRATTA di un cofanetto composto da 9 cd rimasterizzati con i primi 8 album di Loredana Bertè con l’aggiuntà di un dischetto supplettivo con inediti, rarità, extra e un poster originale come cadeaux. In pratica tutto il catalogo della defunta Cgd prima del passaggio della cantante alla Cbs, a cui i curatori hanno ridato nuova luce grazie alla rimasterizzazione dei 95 brani presenti, realizzata partendo dai nastri analogici originali. La pulizia dei master riporta così alla luce arrangiamenti più sofisticati, una strumentazione talvolta rimasta un po’ in ombra mentre la voce di Loredana risulta pià chiara e in primo piano. Nel box alcuni inediti provini – anche molto sinceri – come Quando finisce un’amore di Riccardo Cocciante, 2 minuti e 25 secondi che fanno capire come Loredana non dubitasse della qualità del pezzo quanto dell’intensità da dare all’interpretazione. Spicca una versione reggae de La tigre, la versione censurata di Sei bellissima, e perfino una inglese di Dedicato.La pulizia dei master riporta così alla luce arrangiamenti più sofisticati, una strumentazione talvolta rimasta un po’ in ombra mentre la voce di Loredana risulta pià chiara e in primo piano.

MASTERIZZAZIONI che danno nuova luce ad album passati un po’ in sordina, come l’esordio di Streaking (1974), prodotto e arrangiato da Enrico Riccardi, noto ai fan per le foto di Loredana senza veli immortalata dall’obiettivo di Mauro Balletti, una sorta di concept sulla sessualità vissuta in maniera libera e provocatoria. Con Normale o super (1976) siamo un passo avanti: la produzione è affidata a Mario Lavezzi, appare un brano scritto da Ivano Fossati e Oscar Prudente Per effetto del tempo, ma soprattutto contiene il suo brano simbolo, ancora oggi, Sei bellissima, caduto sotto le maglie della censura che costringe autori e interprete a togliere la parola «letto».
Nel box gli album della consacrazione, da Banda Bertè (1979) con la citata Dedicato ma soprattutto E la luna bussò di Avogadro e Lavezzi con cui contamina di reggae la scena pop italiana, e il primo fondamentale lavoro con Fossati. Ovvero Traslocando (1982), registrato a New York come il precedente Made in Italy (1981), tanto funky e l’ispirazione sempre lucida dell’artista genovese a sovraintendere l’intera produzione.