L’eterno scontro fra scelta e destino
Al cinema Il noir di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio e Miriam Leone, remake di «Contratiempo» di Paulo Oriol
Al cinema Il noir di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio e Miriam Leone, remake di «Contratiempo» di Paulo Oriol
All’origine del progetto c’è un film spagnolo, passato sulla piattaforma Netflix qualche tempo fa, Contratiempo per la regia di Paulo Oriol. Stefano Mordini l’ha ripreso per spostarlo in Italia con il titolo Il testimone invisibile. Vero che si tratta di un remake, ma essendo un noir con diversi colpi di scena non è possibile, né tantomeno sarebbe corretto, rivelare la trama. Diciamo solo che un imprenditore di successo, accusato di avere assassinato la sua amante, ha poche ore di colloquio con una esperta consulente del suo avvocato, per trovare possibili vie d’uscita di fronte a una situazione che appare invece senza sbocchi possibili.
Lì, in quella stanza dove i due si confrontano anche aspramente si concentra tutta la tensione del film che si illumina con le immagini di quanto viene raccontato. Dopo una lunga panoramica per le strade di una Milano notturna, sui titoli di testa, si arriva all’appartamento in cui si svolge tutta la vicenda, claustrofobica quindi, ma che trova respiro nei grandi spazi aperti. Nonostante il panorama montano o le parentesi di ambientazioni di prestigio, però, non ci si discosta dalla voluta ansia di fondo che permea il tutto.
LO SCONTRO è quello eterno tra i capricci del destino e le scelte che bisogna compiere quando si è tirati in mezzo. Non sempre quel che si decide di fare si rivela a posteriori la scelta più appropriata e migliore, anche perché il fato è capriccioso ma la realtà è disseminata di situazioni paradossali e imprevedibili. Meglio essere molto diffidenti sembra essere il suggerimento. Quando poi si è personaggi facoltosi, dietro il successo spesso ci sono altarini che si preferirebbe rimanessero privati.
Si possono ripescare titoli da storia del cinema sulla costruzione di Il testimone invisibile, citando molti maestri del genere, Mordini ha però un suo tratto personale, poco ammiccante, quasi scontroso, ma che si adatta perfettamente alla vicenda. Affidata a Riccardo Scamarcio che interpreta l’uomo di successo, inchiodato dalla situazione difficile. Poi c’è Miriam Leone, la sua amante, che muore già in premessa, ma ricompare dominando le diverse scene di ricostruzione dell’accaduto. Mentre Fabrizio Bentivoglio carica sulle sue spalle esperte il ruolo del gentiluomo invadente e rompiscatole.
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