L’essenziale Joe Barbieri
Note sparse Ecco «Origami», quinto lavoro in studio per il sofisticato cantautore napoletano. Tra gli ospiti Paolo Fresu
Note sparse Ecco «Origami», quinto lavoro in studio per il sofisticato cantautore napoletano. Tra gli ospiti Paolo Fresu
Joe Barbieri è il cantautore italiano che più gioca in sottrazione nella costruzione dei suoi brani. Melodici ma mai invadenti, cantati quasi in punta di voce. Origami – ovvero l’arte giapponese di piegare la carta fino a farla diventare, ad esempio, un fiore, è titolo quanto mai pertinente, come sottolinea lo stesso compositore napoletano: «Ho vissuto il concepimento di questo disco, dalla composizione delle singole canzoni, fino alla scrittura degli arrangiamenti, alla loro realizzazione, in prevalente solitudine, immerso in un processo di ricerca intima e della essenzialità e dell’estetica più pura di cui potevo essere capace».
Le undici canzoni del quinto album, con molte presenze eccellenti: da Paolo Russo a Giuseppe Milici con Paolo Fresu a «duettare» sulle note di Rinascimento, perfezionano – se possibile – uno stile affascinante che se forse ha un difetto è proprio quello di una eccessiva uniformità. Difetto che – non sembri affatto un paradosso – è al contempo anche la sua maggior forza, come dimostrano i deliziosi acquerelli sonori tra Brasile (Pane per i tuoi denti) e un suadente eco jazz (Una cicatrice ed un fior).
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento